Salta l’alt, inseguimento a Bibione

BIBIONE. Inseguimento a oltre cento chilometri all’ora lungo le strade di Bibione. La polizia locale blocca il furgone condotto da un venditore abusivo che, non contento di aver forzato l’alt, ha cercato anche di aggredire con un semiasse gli agenti che erano riusciti a bloccarlo dopo alcuni chilometri di pericolosa fuga. Un episodio decisamente movimentato che si è concluso con la denuncia per resistenza a pubblico ufficiale e per detenzione di oggetti da scasso di un marocchino di 33 anni, M.B., residente a Cervignano del Friuli. A lui gli agenti hanno contestato anche numerose violazioni al codice della strada. E, inoltre, sarà inoltrata la richiesta alla questura per ottenere il foglio di via dal Comune.
Tutto è accaduto intorno alle 18.20 di martedì quando un’auto «civetta» della polizia locale di Bibione, con a bordo degli agenti in borghese, ha intercettato il piccolo furgone del venditore abusivo mentre transitava lungo via Pineda. Gli agenti hanno intimato all’uomo di fermarsi, ma il 33enne marocchino non ne aveva alcuna intenzione. All’improvviso ha accelerato e si è dato alla fuga a bordo del suo furgone, zigzagando a tutta velocità tra i veicoli. Sirene spiegate e lampeggiante mobile sul tetto dell’auto «civetta», è scattato così l’inseguimento, a oltre cento all’ora in centro abitato. Qualche chilometro dopo, verso il ponte di Lignano, gli agenti sono riusciti a bloccare il furgone. Ma il 33enne marocchino, uscendo dal mezzo, ha tentato il tutto per tutto: con un semiasse che aveva nell’auto ha cercato di colpire gli agenti, che però sono riusciti a bloccarlo con prontezza di riflessi. Peraltro già lo scorso anno M.B. si era reso protagonista di un altro episodio di resistenza. Dalla perquisizione del furgone, sono spuntati una decina di asciugami, poi sequestrati, e 400 euro che erano stati occultati sotto il volante. «Sono quotidiani i controlli volanti da parte di pattuglie in borghese», spiega Andrea Gallo, comandante della polizia locale di Bibione, «sono numerosi i sequestri che vengono effettuati ai venditori che entrano ed escono da Bibione al mattino e nel tardo pomeriggio. Sono controlli molto efficaci e, come in questo caso, il venditore abusivo non ha avuto scampo ed è stato bloccato e sanzionato, soprattutto per il comportamento pericoloso tenuto durante la fuga».
Giovanni Monforte
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