Salta la spiaggia naturista a Jesolo
JESOLO. Spiaggia naturista, anche quest’anno sta per saltare il progetto di un tratto di arenile dedicato all’abbronzatura integrale. Ormai quasi a metà maggio, sarà difficile che venga delimitato un tratto di spiaggia al lido, e non più al Mort verso Eraclea, ufficialmente naturista. Gli amanti dell’abbronzatura integrale torneranno alla spiaggia libera di Eraclea dove vige una certa tolleranza, non supportata da autorizzazioni. L’ex sindaco, Francesco Calzavara, attacca la giunta: «Tante promesse, ma solo noi siamo riusciti a realizzarla nel 2011».
Valerio Zoggia, con il capogruppo di maggioranza, Alessandro Perazzolo, avevano annunciato che quest’estate sarebbe stata la volta buona. Dopo aver parlato di campeggi e villaggi naturisti, sembrava che verso la Pineta fosse possibile destinare un tratto di arenile, finalmente non più relegato alla laguna del Mort verso Eraclea, ma proprio sulla spiaggia di Jesolo. Cosa ormai improbabile, salvo sorprese dell’ultimissima ora. Troppi contrasti e malumori sollevati, soprattutto tra gli operatori turistici che non vedevano di buon grado questa invasione naturista sulla spiaggia di Jesolo e non più all’isola del Mort.
«Noi ci avevamo creduto», dice Calzavara con il consigliere della Lega, Giorgio Pomiato, «e lo abbiamo dimostrato. Quando eravamo noi ad amministrare, Jesolo ha avuto la prima vera spiaggia naturista in cui gli amanti della tintarella integrale hanno potuto tranquillamente ritrovarsi e prendere il sole nel rispetto delle regole, dello stile e della morale. Perché in quella spiaggia sorvegliata, si poteva prendere il sole nudi, con un assistente ai bagnanti e la giusta sorveglianza e senza atti sessuali o contrari alla pubblica decenza consentiti, ma al contrario vietati espressamente e puniti».
«Da questa amministrazione», concludono, «abbiamo sentito tanto parlare di spiaggia naturista, proclami, villaggi, campeggi, ma mi pare che siano stati argomenti solo utilizzati a scopo mediatico».
Poi Christofer De Zotti, di Jesolo Bene Comune. «La spiaggia naturista», dice, «è stata solo utilizzata per cercare un po’ di spazio su giornali e televisioni. Non è giusto utilizzare un argomento senza poi portare a termine i progetti come annunciato. È un altro dei tanti flop ed errori dell'amministrazione comunale».
Giovanni Cagnassi
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