Salone nautico al via Attesi in migliaia al mercato dell’usato
CHIOGGIA. Un salone nautico dedicato all’usato, ma anche un’occasione per parlare di turismo lento e di nuove possibilità per attirare turisti in città.
Si apre domani e si chiude domenica la terza edizione di “Chioggia boat show”, la rassegna di barche usate che nelle precedenti edizioni ha portato in città migliaia di visitatori fuori stagione.
L’evento, organizzato da Chioggia yacht group e Slow lagoon in collaborazione con Padova Fiere, sarà anche l’anteprima di Mondo Mare che si svolgerà a Padova il 20-22 marzo 2015. In vetrina nelle tre darsene di Brondolo che ospitano l’evento (Marina di Brondolo, Venice boat darsena-Brenta service e Marina del sole) più di 120 barche a disposizione di possibili acquirenti o di semplici appassionati di nautica. Un’opportunità per gli espositori, anche privati, che nelle edizioni passate sono riusciti a chiudere parecchie compravendite.
Le associazioni nautiche di Chioggia e Padova Fiere stanno progettando un percorso a lunga distanza che potrebbe portare a qualche grossa novità nel panorama delle fiere del tempo libero in Veneto.
«Da due anni», spiega Gianni Boscolo Moretto, presidente di Chioggia yacht group, «stiamo proponendo ai partner padovani di realizzare un salone nautico del nuovo e dell’usato nei padiglioni del mercato orticolo di Brondolo». Le tre darsene di Brondolo saranno collegate gratuitamente con un taxi acqueo in modo che i visitatori non debbano spostarsi da una parte all’altra del Brenta con i loro mezzi, ma potranno anche visitare le altre darsene di Chioggia e Sottomarina utilizzando il bragozzo Ulisse approfittando per fare anche una passeggiata in centro storico.
La rassegna sarà anticipata da una tavola rotonda sul turismo lento a cui interverranno anche molti presidenti delle categorie turistiche locali e non, ma anche Piergiorio Peruzzo del Centro biologico Fipsas club sommozzatori Padova, Luciano Renier della Federazione italiana amici bicicletta, che si tiene oggi a Padova. «Porremo all’attenzione», spiega Marino Masiero presidente di Slow lagoon, «delle amministrazioni locali delle spiagge della provincia di Venezia la creazione di un percorso ciclo turistico che le unisca tutte. Un’opportunità per incentivare il turismo lento e per far conoscere il territorio anche in periodi magari lontani dal momento balneare».
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