Sale sul traliccio, Generali lo liquida
MOGLIANO. Dopo oltre una settimana di proteste, ieri mattina ha deciso di compiere un gesto estremo: si è arrampicato su un traliccio dell’alta tensione. Vincenzo Manica quello che voleva dalle Generali, alla fine per gran parte l’ha ottenuto. L’esito finale della vicenda, che vede come protagonista l'anziano di Rossano Calabro, ha un po’ il sapore biblico della vittoria di Davide contro Golia. Eccolo dunque uscire dalla faraonica sede di via Marocchesa, lui, piccolo ma determinato, affiancato da un carabiniere, sventolando una busta che contiene tre assegni non trasferibili intestati a lui e firmati “Generali spa”. Gli importi sono di 4.500, 5.000 e 10 mila euro. Totale 19.500. «Ne avevo chiesti 22.5000 a totale risoluzione degli impegni ma alla fine», ha commentato Manica, «Ho accettato questa cifra. Non è certo un regalo nei miei confronti».
Una cosa è certa: quei soldi il pensionato se li è sudati parecchio. «Una vita di lavoro» commenta. E nove giorni di plateali proteste, verrebbe da aggiungere. Arrivato a Mogliano martedì mattina, Manica si è subito incatenato davanti all'ingresso della sede del gruppo assicurativo. Il pensionato aveva stipulato con Generali prima una polizza vita di 15 mila euro e poi, a maggio del 2014, avrebbe consegnato altri 7.200 euro ad un agente locale. «Soldi che non ho più visto», spiega Manica riferendosi alla seconda tranche.
Qui nasce il contenzioso. Dopo mesi passati nella vana attesa di poter risolvere la questione in loco, ai primi di febbraio Manica decide di intraprendere il suo disperato pellegrinaggio. Un anno fa si era anche incatenato davanti alla sede Eni di San Donato Milanese. Questa volta, però, dopo una settimana e sei incontri di negoziazione, la trattativa sembrava giunta in un vicolo cieco («volevano spedirmeli a casa» commenta). Ieri ha deciso così di alzare il tiro. Si è arrampicato per metri sul traliccio antistante l'ingresso del quartier generale moglianese, arrivando fino a metà altezza ed esponendosi a gravi rischi per la sua incolumità. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco con due mezzi, una pattuglia dei carabinieri, due ambulanze e l’elisoccorso.
Questo definitivo azzardo ha convinto i dirigenti del gruppo a liquidare ogni pratica. In questi giorni il pensionato calabrese era anche arrivato a minacciare di impiccarsi con una corda. In una nota il gruppo assicurativo Generali si dice «lieto che il signor Manica sia incolume e che la vicenda di oggi si sia conclusa positivamente e inoltre che abbia deciso di accettare l’accordo che gli è stato proposto in questi giorni». (m.ma.)
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