Sale slot, stabiliti orari e distanze a Mestre. L’ok dopo l’incontro con i gestori
MESTRE. Nuovo regolamento comunale in materia di giochi, scommesse e sale slot, l’approvazione si avvicina. Ieri ne hanno discusso in municipio a Mestre le commissioni consiliari III e IX, con l’assessore alla Coesione sociale Simone Venturini e i presidenti Alessio De Rossi e Paolo Pellegrini. Ma il testo del regolamento non va al voto del consiglio comunale convocato per il 6 ottobre. Prima di licenziare il testo, servirà una nuova commissione con le audizioni delle categorie interessate. Quindi, il voto slitta tra il 20 e il 26 ottobre.
Anche dalle opposizioni è arrivato un sostanziale assenso ad un regolamento, approvato dalla giunta, che mira al riordino della dislocazione e degli orari di apertura della fitta rete di punti dove si gioca tenendo conto sia della legge regionale per la prevenzione, il contrasto e la riduzione del rischio dalla dipendenza dal gioco e dei recenti orientamenti dei giudici del Tar sui ricorsi presentati contro l’ordinanza comunale che mirava a limitare gli orari delle sale cittadine. Mentre la consigliera Onisto (Forza Italia) ha sollevato dubbi su un business che assume «anche nelle finanziarie del governo i connotati del gioco di Stato», la consigliera Pd Monica Sambo ha invitato a prevedere la «possibilità di convertire le sale slot esistenti in altre attività commerciale o eliminare le slot in bar e tabaccherie». E servono dati certi dai Monopoli. Il delegato alla sicurezza, Enrico Gavagnin ha sollecitato una intesa con il questore «per controlli puntuali tra polizia locale e questura sulle attività, come si è fatto a Padova».
I punti salienti del regolamento che mira a regolamentare queste attività nel rispetto delle aree in cui si insediano, anche sotto l’aspetto della sicurezza e della quiete pubblica, fissa il divieto di apertura di nuove sale gioco, sale scommesse, sale Vlt e Bingo entro 500 metri in linea d’aria da luoghi sensibili come scuole, parchi, strutture frequentate da giovani. Gli orari si fanno restrittivi: le sale giochi autorizzate potranno aprire dalle 8.30 alle ore 21.30 tutti i giorni, compresi i festivi.
Gli apparecchi automatici di intrattenimento installati in bar, tabaccherie, ristoranti potranno funzionare solo tra le 9 e le 13 e dalle 15 alle 19.30 di tutti i giorni, compresi i festivi. Poi vanno spenti, pena multe fino a 500 euro e giornate di chiusura imposte. Previste anche norme sul fronte pubblicità, con l’obbligo di segnalare le probabilità di vincita e chiari avvisi contro il gioco d’azzardo. «Il contrasto alla diffusione al gioco d'azzardo e alla ludopatia richiede un intervento complesso, su più fronti», ha detto l’assessore Simone Venturini. «Accanto al regolamento, avvieremo numerose iniziative di carattere sociale, educativo e culturale. Questo regolamento, una volta approvato, collocherà Venezia tra le città più all'avanguardia nel contrasto al fenomeno della ludopatia». E d’intesa con la Prefettura si intende esportarlo anche nel resto della Città metropolitana.
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