Sale slot, si potrà giocare nove ore al giorno a Meolo

Trovato l’accordo tra il Comune e i gestori dei locali, una decina nel territorio Presto il nuovo regolamento che è stato condiviso con i cittadini in assemblea
Un uomo gioca con una slot machine in una foto d'archivio. ANSA / YM YIK .
Un uomo gioca con una slot machine in una foto d'archivio. ANSA / YM YIK .

MEOLO. Accordo fatto tra il Comune di Meolo e i gestori dei pubblici esercizi del paese: il funzionamento delle slot machine sarà limitato a nove ore giornaliere. Gli orari, in cui sarà possibile utilizzare le “macchinette”, verranno ufficializzati con un’ordinanza del sindaco Loretta Aliprandi. Ma, con ogni probabilità, andranno dalle 11 alle 14 e dalle 17 alle 23. La decisione di limitare l’orario di utilizzo a nove ore, invece, è già definita, in quanto contenuta nel “Regolamento in materia di giochi” approvato, all’unanimità, dal consiglio comunale.

L’aspetto nuovo, possibile modello per le realtà vicine, è che si è giunti al regolamento dopo aver sviluppato un percorso condiviso con i gestori. Circostanza che dovrebbe mettere al riparo da eventuali ricorsi al Tar. Come invece è successo a San Donà, dove i gestori di una sala slot hanno impugnato con successo le limitazioni d’orario. A Meolo sono una decina i pubblici esercizi in cui sono presenti delle slot machine. «I punti del regolamento sono stati tutti condivisi con i cittadini in un’assemblea, con gli esercenti e anche nella commissione consiliare», spiega la consigliere di maggioranza Sonia Zanin, «con gli esercenti abbiamo svolto due incontri che hanno avuto l’obiettivo di cogliere quelle che potevano essere le loro osservazioni».

I tempi di approvazione del regolamento, pronto già da alcuni mesi, si sono allungati proprio per avviare il confronto, che ha riguardato in particolare gli orari. Mentre la base del regolamento ricalca il modello predisposto dalla prefettura, prevedendo per esempio per le nuove aperture una distanza fissa di 500 metri da siti sensibili come scuole, parrocchie o impianti sportivi.

«Quest’obiettivo è stato raggiunto», aggiunge la consigliera Sara Celli (M5S) che ne ha collaborato alla stesura, «perché si è usata la corretta informazione, che ha permesso di sensibilizzare tutti i soggetti interessati che hanno così potuto cogliere nel regolamento un’opportunità di contrasto a un problema gravissimo qual è l’azzardo patologico».

L’avvio del confronto con gli esercenti ha fugato anche i dubbi iniziali della Lista Basso: «Per noi era fondamentale», commenta la consigliera Alice Benetton, «che questo regolamento, che affronta un problema importante come la ludopatia, venisse però anche incontro agli esercenti, non andando a ostacolarne il lavoro». «Siamo arrivati a un percorso importante di condivisione, cercando di mediare gli interessi lavorativi di alcune persone alla salute di tante altre», conclude il sindaco Aliprandi, annunciando che adesso l’attività di sensibilizzazione alle ludopatie si estenderà pure alle scuole del paese.

Giovanni Monforte

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