«Sale slot, Jesolo senza un regolamento»

L’appello di Manente (Forza Italia). In città aperti 12 esercizi , un migliaio i casi segnalati di ludopatia 
Un uomo gioca con una slot machine in una foto d'archivio. ANSA / YM YIK .
Un uomo gioca con una slot machine in una foto d'archivio. ANSA / YM YIK .
JESOLO. Sale slot, il 2018 a Jesolo sarà decisivo per un regolamento severo su orari e aperture. Ma, intanto, regna il caos e le 12 sale aperti in pochi anni macinano migliaia di euro e sogni spesso infranti di giocatori incalliti. I gestori sono spesso in lotta tra di loro proprio per il rispetto degli orari. «Siamo in una giungla», racconta uno dei proprietari, «c’è chi apre quasi 24 ore su 24 e altri che invece si sforzano a rispettare determinati orari. Ci vuole un regolamento che tutti rispettino una volta per tutte».


Al lido ci sono giocatori che in una giornata spendono anche cinque addirittura diecimila euro. È una città in cui, d’inverno, la gente ha molto tempo e anche risorse da bruciare in pochi minuti. Nello jesolano la ludopatia è una realtà che si tocca con mano. Si parla di un migliaio di giocatori ormai in preda al demone del gioco.


Nicola Manente di Forza Jesolo ha lanciato una campagna di sensibilizzazione rivolta al Comune già diversi anni fa. L’età media del paziente Gap (gioco di azzardo patologico) secondo i dati della prefettura, è di poco inferiore ai 50 anni e il fenomeno sembra non interessare i soggetti più giovani, sotto i 20 anni. Già tra i 20-30 però si nota il 5% dei pazienti, il 20% tra i 30-40 e il 26% tra i 40-49 anni. Non tutti i soggetti, soprattutto i giovani, vittime della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico, si rivolgono però alle strutture sanitarie preposte. La quasi totalità dei pazienti (95%) ha sviluppato un problema da uso di slot machine e Vlt.


«Risultano in cura al SerD dell’Usl 4 circa quattromila pazienti Gap», ricorda Manente, «mille dei quali vivono a Jesolo secondo dati recenti. Nel protocollo d’intesa sottoscritto in prefettura anche da Jesolo nel 2015 sono riportate specifiche indicazioni che regolamentano al meglio la gestione delle sale slot-Vlt come l’obbligo di ubicare le stesse lontano da luoghi sensibili (istituti scolastici, luoghi di culto, impianti sportivi e centro giovanili), regolamentandone gli orari ed è per questo che abbiamo a suo tempo sollecitato il sindaco a far adottare in Consiglio comunale il protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto del gioco illegale sottoscritto davanti al prefetto. Sono iniziati una serie di approfondimenti, coinvolgendo anche l’Usl e siamo grati al vice sindaco Roberto Rugolotto che ha preparato il regolamento, che speriamo venga presentato già nei primi mesi dell’anno al Consiglio comunale».
(g.ca.)


Riproduzione riservata © La Nuova Venezia