Sale slot, chiesti orari più flessibili «Un corso contro la dipendenza»
Orari più generosi per i titolari di bar o tabaccherie con le slot che frequenteranno il corso organizzato insieme con il Servizio Dipendenze dell’Asl 12 per riconoscere e segnalare chi gioca troppo e rischia la dipendenza.
È questo, in sintesi, il significato delle osservazioni presentate dal sindacato di categoria Sapar (Servizi apparecchi per le pubbliche attrazioni ricreative) al Comune per modificare il regolamento sulle slot approvato dalla giunta e ora in discussione nelle commissioni consiliari prima del volto del parlamentino. Un regolamento meno restrittivo rispetto alla sperimentazione in corso fino a fine mese - e già bocciata in tre occasioni dal Tar per alcuni aspetti - ma che ai gestori sta ancora stretto. «Il corso riservato ai gestori dei locali partirà alla fine di novembre», spiega Mauro Vettorello, imprenditore veneziano e rappresentante regionale del Sapar, «ci abbiamo lavorato insieme a quelli del Serd e servirà per aiutare chi ha un bar o una tabaccheria a capire quando chi gioca alle slot o ai videopoker evidenza sintomi che possano far ipotizzare un rapporto poco sereno con il gioco o una vera e propria dipendenza. Noi crediamo che chi frequenta questo corso vada in qualche modo premiato garantendogli la possibilità di tenere accese gli apparecchi da gioco con orari più elastici». Il nuovo regolamento la cui approvazione in consiglio comunale è attesa alla fine del mese fissa il divieto di apertura di nuove sale gioco, sale scommesse, sale Vlt e Bingo entro 500 metri in linea d'aria da luoghi sensibili come scuole, parchi, strutture frequentate da giovani.
Ma il punto più contestato dalla categoria è quello degli orari. Le sale giochi autorizzate potranno aprire dalle 8.30 alle ore 21.30 tutti i giorni, compresi i festivi. Invece gli apparecchi automatici di intrattenimento installati in bar, tabaccherie, ristoranti potranno funzionare solo tra le 9 e le 13 e tra le 15 alle 19.30 di tutti i giorni, compresi i festivi. Sono previste anche norme sul fronte pubblicità, con l'obbligo di segnalare le probabilità di vincita e chiari avvisi contro il gioco d'azzardo. L’ordinanza introdotta in via sperimentale dal Comune alcuni mesi fa aveva limiti ancora più severe imponendo sia alle sale slot che ai bar e alle tabaccherie orari rigorosi per l’accensione degli apparecchi (9-13 e 15-19) ma il Tar aveva giudicato il provvedimento troppo restrittivo. In particolare si era pronunciato sul ricorso presentato dalla sala Bingo di via Pepe spiegando che «l'ordinanza è viziata da difetto di proporzionalità in quanto l'atto impugnato riduce drasticamente l'orario di esercizio della sala da gioco e scommesse ricorrente che passa da 17 a 8 ore giornaliere, festivi inclusi, con una riduzione superiore al 50%».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia