Sale in auto, centra un lampione e scappa
JESOLO. Perde il controllo della sua Ford Fiesta, giovane alterato abbatte un palo della luce e un bidone lungo via Bafile, invadendo anche la pista ciclabile. Un miracolo che in quel momento, mercoledì sera intorno alle 22, non passasse nessuno a piedi o in bici.
È accaduto a due passi da piazza Mazzini, in via Bafile, davanti al negozio di calzature di Davide Zanin, il primo a fare capolino dalla vetrina per vedere cosa fosse successo di tanto grave. Solo venti secondi dopo è transitato in bicicletta il consigliere Daniele Bison con la moglie esattamente nel punto di impatto: «È uno scandalo, questi episodi sono la dimostrazione della pericolosità di via Bafile». Secondo le prime testimonianze, un ragazzo è uscito da un vicino locale e in seguito a un litigio, probabilmente con la compagna, è salito in auto dicendo che avrebbe compiuto qualche gesto inconsulto. Partenza a tutto gas con sgommata, ha centrato il palo della luce, quindi un bidone, poi ha invaso pista ciclabile e marciapiedi. Se in quel momento fosse transitata una biciletta, come accaduto poco dopo, un pedone o altro sarebbe stata una tragedia. Invece è ripartito di velocità, come se nulla fosse, e adesso sono in corso le ricerche da parte delle forze di polizia. Ma l’incidente, seppure frutto di un gesto inconsulto, ha riportato alla luce la questione sicurezza in via Bafile. «Sono scomparsi i cartelli che indicavano il limite dei 30 chilometri orari», dice Daniele Bison ancora scosso assieme alla moglie, appena accaduto l'incidente, «che comunque avevano un effetto deterrente. Via Bafile è pericolosa e lo dimostrano gli incidenti stradali, purtroppo anche mortali, gli investimenti e quant’altro. In un anno e mezzo sono state elevate solo sei multe per eccesso di velocità e nonostante le polemiche scoppiate in passato legati a fatti molto gravi. Allora è necessario prima che inizi la stagione fare qualcosa per evitare che la situazione precipiti quando ci sarà grande affluenza. Mettere in sicurezza la strada, la passeggiata e sistemare i cartelli». (g.ca.)
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