Saldi invernali, meno 10% spesa media di 75 euro

Portogruaro. Pedrina (Ascom): «Bisogna posticiparli di almeno tre settimane» Aumenta invece il numero dei clienti non abituali alla ricerca di nuovi prodotti

PORTOGRUARO. Saldi invernali, il bilancio è negativo. La spesa media cala del 10%. Il dato emerge da un’indagine dell’Ascom del Portogruarese. Preoccupato il presidente mandamentale dei commercianti, Manrico Pedrina. «Così come sono disciplinati, i saldi restano uno strumento inefficace, in assenza di politiche forti di rilancio e consumo nei negozi. Dobbiamo assolutamente cambiare il modo di gestire gli sconti. Faccio due proposte», spiega il noto assicuratore di Caorle, «posticipiamo i saldi dopo la terza settimana di gennaio, così la gente ha maggiori disponibilità economiche. E valutiamo anche gli sconti a "valenza geografica. Non si possono applicare i saldi nel medesimo periodo di Belluno o del Friuli, per fare un esempio. La nostra parola d’ordine deve essere "diversificare"».

Secondo i dati forniti da Confcommercio, infatti, scende del 10% rispetto al 2015, attestandosi su uno scontrino di 75 euro di media, la spesa media dei consumatori, seppur sia stato praticato durante il periodo uno sconto medio sulla merce pari al 35% (come nel 2015). È stato inoltre chiesto agli intervistati di specificare la propria posizione rispetto ad un possibile posticipo dei saldi alla terza settimana di gennaio (Confcommercio e Federazione Moda Italia stanno raccogliendo il sentiment a livello nazionale): ben il 56% sarebbe favorevole ma con regole definite e certe. Per quanto riguarda il campione dei clienti non abituali, si conferma il trend in crescita: il 40% degli intervistati ha dichiarato di aver registrato clienti non abituali (+10% rispetto al 2015); è un dato che traccia un profilo di un consumatore alla continua ricerca di nuovi prodotti. Le strategie di comunicazione adottate sono state le più svariate; dominano ancora quelle off-line (manifesti, locandine e comunicazione visiva), ma interessante è il dato (circa il 20%) degli imprenditori che si sono avvalsi dei social. Il presidente Pedrina cerca di guardare oltre. «Se è vero che la percentuale di intervistati che nel 2016, rispetto all’anno precedente, hanno giudicato positiva la percezione dell’andamento generale del periodo di saldi, si è ridotta invece dal 29,4 all’8,7%, la percentuale di commercianti soddisfatti dell’andamento degli sconti. Dalle risposte fornite, emerge con forza l’esigenza di rivoluzionare integralmente il quadro normativo relativo alle svendite; che, così com’è costituisce ormai uno strumento vetusto e poco flessibile».

Rosario Padovano

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