Sabato mobilitazione a Venezia
QUARTO D’ALTINO. Da Quarto d’Altino a San Donà e Portogruaro, senza trascurare tutte le fermate minori della tratta Venezia-Trieste. Mentre sui binari del Veneziano si consumava l’ennesima giornata nera, ieri mattina i comitati dei pendolari del Veneto Orientale e di Quarto d’Altino hanno effettuato una serie di volantinaggi, distribuendo centinaia di manifestini per promuovere tra i viaggiatori la giornata di mobilitazione in programma per sabato prossimo, 15 febbraio.
Sarà una giornata molto intensa che vedrà i pendolari, sul piede di guerra contro i disagi causati dall’orario cadenzato, svolgere un sit-in nella stazione di Venezia Santa Lucia, con inizio alle 10. I comitati raggiungeranno il capoluogo a bordo del Regionale 11116, con partenza da Portogruaro alle 8.38 e fermata in tutte le stazioni. In contemporanea al presidio, Legambiente Veneto organizza «Gli stati generali dei pendolari veneti». L’adunanza plenaria di tutti i pendolari della regione si terrà dalle 10 alle 14, nella sala Leonardo a Cannaregio. All’appuntamento sono stati invitati anche amministratori locali e sindacati.
Ieri il comitato di Quarto d’Altino ha scritto ai dirigenti scolastici di diversi istituti superiori del Veneziano perché, compatibilmente con gli orari delle lezioni, possano estendere l’invito a partecipare alla mobilitazione pure agli studenti, altra categoria in rivolta contro i nuovi orari. Intanto ieri nella sola stazione di Quarto sono stati distribuiti ben 250 volantini in un’ora e mezza.
E centinaia ne sono stati diffusi nelle altre stazioni dai vari pendolari volontari, ma a San Donà anche da alcuni consiglieri comunali che hanno appoggiato l’iniziativa. «L’avvio dell’orario cadenzato ha posto all’attenzione di tutti la necessità di far crescere una cultura della mobilità collegata al trasporto pubblico», spiega Legambiente, «la necessità di ridurre la mobilità privata offrendo un servizio pubblico collettivo efficace e efficiente è nell’interesse di tutti i cittadini e di tutti gli amministratori che su questo servizio investono. Vi deve essere un’offerta di trasporto che incontri i bisogni dei pendolari offrendo puntualità, integrazione, capillarità e copertura ampia del servizio. Sappiamo che le condizioni economiche attuali richiedono attenzione nella programmazione, ma sappiamo anche che il trasporto pubblico, grazie alla sua maggiore sicurezza, riduce una serie di costi indiretti che comunque gravano sulla collettività».
Giovanni Monforte
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