Ruspe tra i bagnanti, Isola Verde protesta
ISOLA VERDE. Ripascimento in agosto, operatori di Isola Verde furiosi. Dopo il danno, con mareggiate che hanno cancellato decine di metri di costa, arriva la beffa, con un intervento di ripristino che avviene nel cuore della stagione con la spiaggia affollata.
La necessità di caratterizzare la sabbia aveva fatto intuire che i lavori sarebbero partiti a stagione iniziata, ma nessuno avrebbe pensato che si arrivasse addirittura in agosto.
L’iter è stato ulteriormente appesantito dalla richiesta del parere della Commissione regionale pesca. I lavori sono partiti pochi giorni fa e contestualmente sono iniziate le polemiche. Quelle degli operatori, furiosi e allo stesso tempo rassegnati perché l’intervento è necessario, e quelle dei bagnanti, increduli di ritrovarsi in spiaggia a agosto con le ruspe, i tubi e i tutti i disagi connessi alle operazioni di ripascimento. Un ritardo di quasi due mesi, pesante da digerire e da far digerire.
«Sono andata con la mia bimba in un lido che frequento da anni», racconta una giovane mamma chioggiotta, «ho noleggiato lettini e ombrellone e poco dopo mi sono accorta che l’acqua era salmastra. Sembrava una fogna. Ho preso e me ne sono andata. I titolari dello stabilimento molto gentilmente mi hanno spiegato che non dipendeva da loro e si sono scusati». I concessionari cercano di chiedere pazienza ai turisti e spiegano l’urgenza del ripascimento, ma è chiaro che la situazione è difficile e poco gestibile. «Siamo alla follia» commenta Giorgio Bellemo, presidente di Ascot, «sapevamo che quest’anno sarebbero partiti in ritardo, ma non immaginavamo di arrivare in agosto. Mi auguro che lavorino veramente di notte e che accelerino perché gli interventi servono davvero».
«Il ritardo è sostanzialmente dovuto all’introduzione del parere della Commissione pesca regionale prima dell’avvio dei lavori», spiega il vicesindaco, Marco Veronese, «questo ha pesantemente ritardato l’inizio delle opere, due mesi dopo le ipotesi iniziali. Il Comune non ha nessuna competenza in merito e si è dovuto limitare a sollecitare l’avvio dei lavori già dalla scorsa primavera. La competenza è del Genio civile e della Regione che finanziano l’intervento».
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