Ruota panoramica: la Procura ha aperto un’indagine penale

L’iniziativa dopo l’esposto presentato da un’attività turistica Il sindaco Ferro difende l’attrazione: «È una bella novità» 

SOTTOMARINA. Indagine penale sulla ruota panoramica. L’esposto, presentato da un’attività turistica che si trova vicino allo stabilimento InDiga dove è stata montata la giostra, ha provocato un approfondimento di indagine sul percorso autorizzativo. Non si sa al momento se ci siano ipotesi di reato e indagati. Le bocche in municipio sono ben sigillate e la ditta, la Rides solutions, non ha ricevuto alcuna comunicazione dalla Procura.

In molti però confermano, a mezza voce, che ci siano degli indagati. La ruota, nel bene o nel male, ha dominato la scena dell’estate di Sottomarina. Prima per il lunghissimo e contestato percorso di autorizzazione che ha fatto slittare più volte la data di apertura, poi per i commenti entusiasti di chi ci è salito. Ora un nuovo riflettore acceso con la notizia dell’indagine. A scatenarla potrebbe essere stato l’esposto presentato a inizio estate da un privato confinante, ma potrebbe anche essere stato un secondo esposto, a firma di qualche politico, presentato in un secondo momento, in cui si contestano alcuni passaggi dell’iter. La procedura di autorizzazione è stata lunga e particolarmente complessa perché la giostra si trova in zona demaniale e in un punto, quello prossimo alla diga, soggetto a vincoli speciali. Tanto è vero che, vedendo la pratica arenata in Comune, la ditta ha dovuto spostare la giostra di qualche metro, per osservare la fascia di rispetto, e sottostare a un ulteriore sopralluogo della commissione pubblici spettacoli che aveva posto una serie di prescrizioni nella prima collocazione. Dopo un piccolo calvario burocratico a fine luglio la ditta è riuscita a avere in mano tutte le autorizzazioni: nulla osta di Capitaneria, Provveditorato alle opere pubbliche, Enac (ente aviazione civile), comando MariFari di Venezia, autorizzazione del dirigente comunale al demanio per la posizione, autorizzazione del dirigente comunale al commercio per l’esercizio, via libera della commissione di vigilanza sui pubblici spettacoli in cui siedono vigili del fuoco, Usl, tecnici dell’amministrazione.

Forte di tutte le firme necessarie e del collaudo tecnico degli ingegneri, la grande ruota Around Chioggia ha iniziato a girare e la questione pareva chiusa. Da giorni però circola la voce insistente che la Procura, su sollecitazione dell’esposto o degli esposti, abbia deciso di fare qualche verifica sui rilievi contestati, in particolare la posizione in area demaniale dove la normativa vigente non permette di installare nulla o quasi nulla.

«Siamo al corrente», spiega il sindaco Alessandro Ferro, «che a inizio luglio è stato presentato un esposto in Procura da parte di un privato che ha l’attività vicina all’area della ruota. Ora immaginiamo saranno in corso le opportune indagini. Mi sento di sottolineare come questa attrazione, che è temporanea (autorizzazione per 89 giorni ndr), sia stata una bella novità. È stata apprezzata dai cittadini e dai turisti che hanno potuto godere della vista di una delle zone più belle della città da un’altra prospettiva». —


 

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