Rumori, il Terrazza Mare va in Cassazione

Jesolo. Gli ex gestori del locale stanno valutando di chiedere i danni al camping Villa al Mare
Jesolo (VE):.Isle of MTV..26/07/2003 © Jorge Wiegand.
Jesolo (VE):.Isle of MTV..26/07/2003 © Jorge Wiegand.

JESOLO. Rumori al Terrazza Mare, la rivincita in Appello per i gestori che adesso sono pronti a rivolgersi anche alla Cassazione per una vittoria su tutti i fronti. E adesso potrebbe essere il Terrazza Mare a chiedere i danni al campeggio di Cavallino, mentre anche altri gestori di locali si sentiranno maggiormente tutelati nell’eterna contesa sui rumori nella località balneare. I fratelli Luca e Fabrizio Fabbro attendono la restituzione di 170 dei 200 mila euro che erano stati condannati a pagare nel processo di primo grado con il camping di Cavallino Villa al Mare. Una sentenza che ridimensiona molto il verdetto iniziale, pur riconoscendo circa 30 mila euro di danno cagionato dal locale alla foce del Sile, che nel frattempo è passato a una nuova gestione.

Il colpo, circa un anno fa, era stato durissimo per i due fratelli jesolani che avevano rilanciato il locale con eventi e concerti di respiro internazionale. Migliaia di giovani da tutta Europa, ma anche aperitivi in riva al mare con musica di tendenza che d’estate erano diventati un appuntamento imperdibile per tanti ragazzi.

Oltre la foce, però, qualcuno perdeva clienti, esasperati, a loro dire, dalla musica troppo alta. Al campeggio era stato riconosciuto, dunque, dopo il processo, il danno dovuto per i rumori che provenivano oltre la foce, a pochi metri di distanza in linea d'aria. Una sconfitta giuridica che avrebbe condizionato per sempre la futura organizzazione di eventi e che convinse i fratelli Fabbro, delusi e scoraggiati, a cedere la gestione.

Ieri il loro legale, l’avvocato Pierpaolo Alegiani, dopo aver esaminato le carte e gli atti per settimane, ha chiarito le motivazioni esprimendo la soddisfazione dei gestori. «I miei assistiti sono contenti del risultato», dice il legale, «e mi hanno dato mandato di ricorrere in Cassazione per portare a casa il risultato completo con il possibile risarcimento dei danni che hanno patito. Ci siamo già attivati per recuperare anche nei confronti del campeggio le somme da restituire. La sentenza potrebbe costituire un precedente. La Corte sostiene che i rumori sono solo una delle possibili cause dei danni al campeggio, ma non l’unica. Il mancato guadagno, dunque, è una minima parte del danno cagionato. Altri locali possono sentirsi al sicuro sotto questo profilo. Il danno ipotetico che qualcuno potrà chiedere per i rumori dovrà essere debitamente provato per le immissioni sonore. Non c'è più automaticità del danno dovuto ai rumori».

Giovanni Cagnassi

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia