Rumiz: «Ici, il rischio dell'aumento esiste»
L'assessore critico sulla crescita degli estimi: «Ma pugno di ferro sui falsi bed&breakfast». Ca' Farsetti promette: «Saremo ancora attenti a residenza e prime case»
«Il rischio di un aumento dell'Ici a Venezia per gli immobili che vedranno modificati gli estimi esiste ma, visto che il passaggio ai Comuni del Catasto è un processo appena iniziato, speriamo di poter arrivare a una maggiore autonomia delle amministrazioni nella modifica dei valori». Così l'assessore al Patrimonio Mara Rumiz risponde all'allarme lanciato dalla Confedilizia veneziana. Si temono, da parte dell'associazione dei proprietari edili, rincari soprattutto nel settore turistico, con i bed and breakfast nel mirino.
«Qui si tratta distinguere - spiega ancora l'assessore Rumiz - perché il Comune non valuta negativamente la presenza dei bed and breakfast in città, quando rientrano nei canoni previsti, con il proprietario dell'immobile che continua a essere residente e che, magari anziano e solo, ha un alloggio grande a disposizione fino a tre camere per questo tipo di ricettività. Quelli che invece intendiamo colpire, anche sul piano fiscale, sono i falsi bed and breakfast, quelli dove il proprietario non è più residente, dove il limite delle tre stanze è abbondantemente superato, e si cedono alloggi ai turisti anche per un solo giorno, sottraendoli così al mercato degli affitti e della compravendita. Queste situazioni sono inaccettabili e su di esse - anche in presenza della legge regionale sui bed and breakfast - stiamo cercando di agire anche con l'assessorato all'Urbanistica per introdurre limitazioni con motivazioni di accompagnamento al piano regolatore, ad esempio verificando il numero dei bagni degli alloggi proprio per evitare speculazioni».
Ma - oltre al passaggio del Catasto al Comune, ancora tutto da definire, anche se ci sono solo 90 giorni di tempo per la sua prima attuazione - l'assessore al Patrimonio è anche preoccupato per le possibili riduzioni dell'Imposta comunale per gli immobili, già annunciate dal Governo Prodi con la prossima Legge Finanziaria.
«Il Governo - spiega Rumiz - dimentica che quella dell'Ici è un'entrata fondamentale per i bilanci dei comuni, e dunque non si può decidere a livello centrale come e di quanto modificarla. E' proprio questo il federalismo fiscale che non si può sottrarre alle Amministrazioni comunali, se non si vogliono mettere in crisi i loro bilanci». Il Comune - sia nelle revisioni catastali, sia nella modifica dell'Ici - intende comunque procedere con grande attenzione e in accordo, se possibile, con le stesse categorie economiche.
«Siamo sempre stati attenti - ricorda l'assessore al Patrimonio - a tutelare la residenza e la prima casa e coloro che affittanno alloggi a canoni sostenibili e così continueremo a muoverci. Proprio per questo faremo di tutto per difendere queste fasce di cittadini rispetto a chi trasforma in modo spesso non corretto alloggi in bed and breakfast fittizi per ricavarne un maggiore utile sul mercato turistico». Una strategia che sarà attuata nei prossimi mesi - con controlli più serrati - indipendentemente dal federalismo catastale in arrivo anche in laguna con il decreto pubblicato da pochi giorni sulla Gazzetta Ufficiale.
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