Rugby: Putei Veci Mestre campioni d’Italia Uisp
PADOVA. È Mestre la capitale d'Italia del rugby amatoriale. Nel derby tutto veneto che ieri, sui campo del Cus Padova, ha visto contrapposti i Putei Veci contro i Variegati Castelfranco nella finale vinta dai mestrini per 15-10 della quarta edizione del Campionato Italiano rugby Uisp, ha deciso la capacità di lettura della partita e l'ordine nei punti d'incontro. Gli avanti della squadra mestrina allenata da Emiliano Codato hanno infatti stoppato quasi tutte le percussioni della temibile mischia castellana. Terze linee larghe nella disposizione mestrina, pronte a infilarsi negli schemi avversari durante il gioco d'attacco e al tempo stesso a sganciarsi e attaccare i primi centri avversari durante le fasi in difesa. Una chiave di lettura che ha permesso una gestione del gioco armonica, grazie a cambi sempre all'altezza e a trequarti pronti a giocare al largo non appena il pacchetto di mischia fermava il gioco avversario e rubava palla. Proprio durante una di queste ripartenze una variante di schema al centro ha permesso alla seconda linea Scoizzato di marcare al 5’ la prima meta. La bravura del Castelfranco è stata quella di crederci e di pareggiare con una meta in percussione di Bombonato che ha perforato la difesa mestrina dopo appena dieci minuti.
Ma poi è stata l'esperienza e l'ordine di squadra a permettere al 35' ai Putei di tornare in vantaggio prima con un piazzato di Nalesso e poi di allungare grazie alla meta della seconda linea Manente che ha giocato una veloce nei 22 avversari bruciando qualsiasi tentativo di difesa. Trasformazione di Nalesso. In inizio di ripresa Zulian ha accorciato le distanze marcando una meta per il Castelfranco.
E poi è stata solo battaglia con quattro infortuni nonostante una correttezza che ha visto un solo giallo nel corso dell'intero match. Una battaglia che ha permesso al Mestre di sfoderare la sua proverbiale capacità di placcaggio, atterrando inesorabilmente tutte le percussioni castellane che sono sembrate infrangersi contro una diga. Mestre vince il suo secondo scudetto in quattro edizioni dopo quello del 2012. Alla fine festa con tutte le 22 squadre che hanno partecipato alle fase finali sul campo del Cus di via Jacopo Corrado. E per il prossimo anno le iscrizioni sono in aumento grazie all'enorme richiesta di squadre venete, lombarde ed emiliane che apprezzano la formula di rugby più rude ma all'insegna dell'antica correttezza, quasi una ricerca di tornare agli antichi valori della palla ovale.
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