Rugbisti intossicati, parte la denuncia
JESOLO. Sono tutti rientrati a casa i 110 giovani rugbisti di Cernusco del Naviglio, 24 dei quali, oltre a sei accompagnatori, visitati all’ospedale di Treviso per una sospetta dissenteria. La società sportiva lombarda intanto si è già rivolta a un legale per tutelarsi.
I componenti della comitiva hanno precisato di aver tutti cenato nell’albergo di Jesolo in cui soggiornavano in occasione del torneo di rugby Città di Treviso, riservato agli under 12 e 14. Erano ospiti all’hotel Jalisco di via Gorizia al lido di Jesolo dalla sera di venerdì, quando hanno cenato a base di lasagne con carne di vitello, bocconcini di pollo, patatine, verdure e gelato. Sabato sera la comitiva ha dormito ancora nell’hotel del lido, ma si è rifiutata di cenare nella struttura, nonostante il titolare avesse offerto loro la cena con la massima disponibilità. Evidentemente questa è stata la decisione della società in contatto con i legali. Hanno infatti già chiesto se l’hotel abbia una polizza assicurativa e quindi è chiaro anche andranno avanti per le vie legali e chiederanno un risarcimento dei danni.
Oggi verso le 12, intanto, inizieranno le analisi dei campioni prelevati dal dipartimento di prevenzione dell’Asl 10 che ha inviato il personale immediatamente sul posto per i controlli su igiene e salubrità degli ambienti, dei frigoriferi, risultati tutti idonei. «Gestiamo questo hotel da 29 anni e non abbiamo mai avuto problemi, siamo quindi sereni e fiduciosi», aveva detto il direttore dell’hotel Jalisco di via Gorizia, Domenico Antonio Scarfò, «solo una parte dei giovani è stata male. Tutti hanno mangiato lasagne, come noi, i nostri nipotini e tutto il personale, quindi bocconcini di pollo, patatine e verdura infine il gelato come dessert. Uno dei ragazzi stava già male quando è arrivato da noi ed è rimasto in camera. Infine, dopo la cena sono tutti andati a passeggiare in spiaggia e bisogna dire che venerdì faceva abbastanza freddo. Noi siamo in ogni caso a disposizione per tutto quello che servirà è siamo sereni e chiediamo sia solo rispettato il nostro lavoro e professionalità».
Anche l’Aja, con il presidente Alessandro Rizzante, ha preferito limitare commenti invitando a non pronunciare sentenze, visti gli episodi simili accaduti a Jesolo nel passato, come per l’hotel Colombo, Portofino ed Europa, quest’ultimo ormai 8 anni fa, che furono tutti scagionati dalle analisi dell’Asl 10, Nas e altri soggetti.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia