Ruga degli Oresi va al Tar ricorso dei 34 esercenti
VENEZIA. Ruga degli Oresi, partono i ricorsi al Tar. In vicinanza della scadenza dei termini per impugnare il provvedimento dell’eliminazione dei plateatici dei 34 commercianti dell’area, deciso dal Comune con il nuovo regolamento, sulla base delle linee-guida emesse dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia. Gli operatori hanno deciso quasi tutti di presentare ricorso al Tribunale amministrativo regionale contro il nuovo regolamento, vista anche l’assenza di qualsiasi apertura da parte del commissario straordinario Vittorio Zappalorto che chiede che entro il 10 aprile i plateatici vengano tutti rimossi.
«I ricorsi al Tar - conferma il legale degli operatori di Ruga degli Oresi, l’avvocato Paolo Bettiol - saranno di carattere individuale o al massimo in gruppo, perché le problematiche dei banchi sono di fatto l’una diversa dall’altra». Uno dei punti generali su cui i ricorsi farebbero leva, starebbe nel fatto che il Comune si sarebbe limitato ad applicare pedissequamente i criteri indicati dalla Soprintendenza, senza quel concerto effettivo su provvedimenti di questo tipo con il Comune, che lo stesso Codice dei Beni Culturali prevederebbe. C’è chi si sente più ottimista di altri sull’esito del ricorso come ad esempio i titolari de «La Baita», una delle ultime attività di alimentari rimaste in città, la cui storia è stata ripresa anche dal Sunday Times. Largo circa tre metri quadrati, con le nuove riforme per il decoro, il negozio è sull’orlo di chiudere dopo più di un secolo. «Abbiamo una foto di inizio Novecento – raccontano Stefano e Davide Gabbiato – che mostra come è sempre stato portato avanti questo mestiere. La Soprintendenza dovrebbe tutelarci come negozio storico, anche considerando che vendiamo beni di prima necessità». Proprio questo, esistendo una norma che tutelerebbe in questo senso i locali storici che hanno almeno quarant’anni di vita, sarebbe uno dei punti di forza del ricorso al Tar dei titolari.
Sulla vicenda di Ruga degli Oresi - ferma restando la necessità di intervenire per migliorare il decoro dell’area - sarebbe mancata però, qualsiasi tipo di concertazione sull’intervento di riordino che pure l’Amministrazione Orsoni aveva avviato. Di questo si era lamentato con Zappalorto, in sede di approvazione del nuovo regolamento in Consiglio comunale, anche il presidente della Municipalità Erminio Viero.
Per questo da più parti si era messa in evidenza la necessità che a portare avanti la risistemazione di Ruga degli Oresi e del ponte di Rialto sul piano del decoro - di cui gli stessi operatori riconoscono la necessità - fosse la nuova Giunta e non la gestione commissariale, con una soluzione concordata. Ma Zappalorto non ha voluto sentire ragioni e la questione ora si risolverà al Tar.
Enrico Tantucci
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