Ruga degli Oresi, ecco il nuovo progetto

Protocollata ieri mattina in municipio la proposta degli operatori per il riordino delle 36 attività commerciali di Rialto
Di Alberto Vitucci

Apertura delle botteghe verso i portici. Tende uniformate e ridotte, plateatico mantenuto anche all’esterno, ma senza pedane. E un riordino generale. La «proposta di progetto» presentata ieri dai commercianti di Ruga degli Oresi al Comune ha ottenuto la sospensione della revoca dei plateatici. Avviso arrivato ai 36 operatori commerciali di Rialto l’antivigilia di Natale. Proteste e occupazioni di Ca’ Farsetti, incontri e prove di accordo. Ieri mattina l’architetto Alberto Gallo, incaricato dall’associazione mercato di Rialto, ha depositato al protocollo del Comune il progetto dei nuovi banchi di Ruga degli Oresi. Un atto che ha sbloccato di fatto la situazione e convinto il Comune a sospendere le ordinanze di sgombero. Adesso dovrà essere l’amministrazione a entrare nel merito della proposta e decidere sulla nuova sistemazione, in armonia con le linee guida emesse dalla Soprintendenza.

«Non si tratta di un progetto definito», spiega l’architetto, «visti i pochissimi giorni a disposizione. Ma di una proposta progettuale che potrà essere sviluppata nei dettagli». Una proposta per la verità i commercianti di Ruga degli Oresi l’avevano già presentata un anno fa, discussa con il dirigente dell’Edilizia privata Maurizio Dorigo e con la Soprintendenza. «Dovevamo protocollarla il 4 giugno», ricorda Gallo, «ma quel giorno era scoppiato lo scandalo del Mose». Tutto era rimasto fermo fino al 22 dicembre. Quando la Soprintendenza aveva inviato le diffide e il Comune le ordinanze di sgombero dei plateatici. Le pedane risultavano abusive, mai autorizzate, dunque andavano rimosse. Questione non semplice, avevano obiettato i commercianti, che si erano affidati a una squadra di avvocati. «Siamo disposti al riordino, ma non a chiudere le nostre attività. Che sono documentate e autorizzate da molti anni». Rialto aveva anche ai tempi di Canaletto le botteghe sui portici di palazzo Dieci Savi. Quello che è andato crescendo poi sono state le tende, le pedane. E la tipologìa di merci in vendita. Adesso i titolari dei 36 esercizi commerciali – tra cui uno di alimentari – si sono detti disposti a discutere, in cambio della sospensione dello sgombero.

Se il progetto presentato ieri sarà approvato nelle sue linee generali, le attività potranno proseguire dopo un riordino dell’aspetto esterno delle botteghe. Saranno aperte le porte anche dal lato dei portici, per aumentare l’appetibilità e l’offerta turistica. Saranno mantenute le occupazioni su suolo pubblico verso la Ruga, ma demolite le pedane. E riordinati anche i cavi e le centraline elettriche comunali e dell’Enel appese agli archi in pietra d’Istria, come chiedevano gli stessi commercianti. Un riordino avviato per gradi. Consentendo comunque ai commercianti di lavorare nella stagione turistica senza perdere gli incassi dell’estate. Un po’ alla volta saranno rimessi a norma anche i banchi ambulanti giù del ponte di Rialto e quelli nelle aree più trafficate del centro storico, diventati negli anni veri «supermercati» ambulanti di piccoli oggetti per turisti.

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