Rubato un altro pullman turistico
JESOLO. Rubato un altro autobus turistico al Lido. L’ultimo caso era stato a fine febbraio. Verso le 19 di giovedì scorso era sopraggiunto in via Cavalieri di Vittorio Veneto il mezzo di trasporto con a bordo una comitiva di turisti stranieri, pronti a trascorrere qualche giorno sul litorale, godersi un po’ di sole, le gite a Venezia, Padova o nell’entroterra del Basso Piave. Ma il pullman è sparito poche ore più tardi. Si trattava di un mezzo turistico francese Mercedes, con marchio Lloyet.
Ieri mattina verso le 8 non c’era più e l’autista non ha potuto fare altro, dopo l’amara scoperta, che avvertire gli organizzatori e lanciare l’allarme. Ora dovranno attendere che arrivi un nuovo pullman per riportarli a casa, ma i disagi dovrebbero essere limitati.
I responsabili del gruppo francese hanno subito fatto denuncia nella mattina di ieri al commissariato di polizia e sono state diramate le ricerche in tutto il litorale ed entroterra per cercare qualche traccia del mezzo, che certamente non può passare inosservato. Ma finora non è stato trovato nulla.
I turisti sono alloggiati all’hotel Bolivar di via Verdi ancora per qualche giorno. Sono stati chiamati uno a uno e riuniti in gruppo per comunicare l’avvenuto furto senza però impaurirli e assicurando loro il massimo impegno per limitare i disagi.
Un fatto increscioso, che avviene a breve distanza dall’ultimo episodio di febbraio che aveva riguardato un altro autobus turistico, curiosamente anche quello di turisti francesi, del valore di 250 mila euro, sparito nottetempo senza lasciar traccia. Anche in quel caso era un mezzo Mercedes più o meno dello stesso valore.
Questo genere di furti è legato a un mercato illegale di automezzi da turismo e rende piuttosto bene anche al momento della rivendita nel mercato nero internazionale, che sia del mezzo in sé o dei pezzi di ricambio. Anche i rischi per le organizzazioni che se ne occupano sono bassi e le bande specializzate, che magari seguono i pullman o hanno le soffiate giuste, non incontrano molte difficoltà nel commettere il furto.
Le indagini sono in corso da parte del commissariato di Jesolo che ha sguinzagliato i suoi investigatori per le ricerche, che sono tutt’altro che semplici a distanza di qualche ora dal furto, ovvero il tempo necessario per seminare gli inseguitori più accaniti, magari riuscendo a prendere la via dell’estero nel più breve tempo possibile.
Il furto di autobus è iniziato alcuni anni fa con un ritmo preoccupante a Jesolo. I furti si erano interrotti dopo che le forze dell’ordine erano riuscite a intensificare i controlli. Ma in questo periodo dell’anno è molto più agevole prendere di mira uno dei mezzi stranieri per organizzare il colpo. Una volta rubato, solitamente i malviventi salgono alla guida e prendono la via dei Paesi dell’Est dove poi li smonteranno, cambieranno le targhe e dissimuleranno tutto il necessario per rimetterli sul mercato e assicurarsi lauti guadagni anche perché la richiesta è piuttosto alta.
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