Rubati trolley con preziosi colpo da 40 mila euro

Dolo. Rappresentante orafo lascia per un attimo il campionario nell’auto e va a salutare un amico. I banditi rompono il finestrino e fuggono con il bottino
Di Alessandro Abbadir

DOLO. Colpo grosso per i ladri in centro a Dolo. Un rappresentante di gioielli di 46 anni di Vicenza è stato derubato di quasi 40 mila euro da ladri che con ogni probabilità da tempo lo pedinavano. Il fatto è successo venerdì pomeriggio quando i banditi in via Mazzini hanno svuotato una macchina con i gioielli custoditi in due trolley.

Erano circa le 18 di venerdì quando il rappresentante di gioielli, residente nel vicentino, era appena uscito da una gioielleria del centro del comune rivierasco. L’uomo ha deciso di dare un saluto ad un altro orefice che ha la propria attività proprio nelle vicinanze. Chiusi i due anonimi trolley all’interno dell’auto, è entrato nel negozio “Il gioiello” che si trova proprio in via Mazzini.

Solo il tempo di scambiarsi un saluto, e il rappresentante ha fatto ritorno alla sua auto, una utilitaria, non certo un’auto lussuosa, che non dava neppure troppo nell’occhio.

Tornato verso l’auto però il rappresentante di gioielli ha avuto una bruttissima sorpresa: si è accorto che uno dei vetri era stato infranto e che all’interno mancavano i due trolley contenenti numerosi preziosi, per un valore commerciale di diverse decine di migliaia di euro, quasi 40mila euro.

Dopo un primo momento di smarrimento, l’uomo si è guardato attorno, per vedere se gli autori del furto potessero essere ancora nelle vicinanze. Capito che dei gioielli non vi era più alcuna traccia, a quel punto ha chiamato le forze dell’ordine e poi si è recato alla vicina tenenza dei carabinieri in via Arino, dove ha sporto denuncia.

I militari hanno subito attivato le indagini per riuscire a risalire agli autori del colpo anche se non sono riusciti a fermare i banditi. I carabinieri infatti hanno compiuto immediatamente un sopralluogo sul luogo del furto per verificare la presenza di ogni elemento utile per riuscire a risalire al colpevole o ai colpevoli.

Per il momento, infatti, non si capisce se il colpo è stato organizzato e messo a segno da un singolo oppure se dietro all’azione criminale c’è l’opera di una organizzazione. Di certo non si può escludere che il rappresentante di gioielli vicentino sia stato seguito o comunque individuato come possibile obiettivo del colpo. Infatti, l’auto presa di mira non aveva dettagli che potessero far risalire all’attività dell’uomo come portavalori. La scena del furto è stata ripresa dalle telecamere degli istituti di credito di Dolo.

Alessandro Abbadir

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