Rubati i cartelli di pesca sul Lemene

GRUARO. Torna la “guerra” tra i pescatori sportivi e residenti. Dopo una tregua durata molti anni, almeno 5, un nuovo caso esplode sul fiume Lemene, nel territorio gruarese. Nei giorni scorsi Paolo...

GRUARO. Torna la “guerra” tra i pescatori sportivi e residenti. Dopo una tregua durata molti anni, almeno 5, un nuovo caso esplode sul fiume Lemene, nel territorio gruarese. Nei giorni scorsi Paolo Fagotto, presidente dell'Associazione pescatori sportivi del Veneto orientale, ha presentato una denuncia “contro ignoti” ai carabinieri lamentandosi del fatto che sono scomparse ben 4 tabelle indicanti la zona libera per la pesca. Fagotto punta il dito su “ambientalisti locali”, senza però fare i nomi. In passato si erano verificati altri simili episodi, con code giudiziarie che però non hanno mai portato a nulla di concreto. Paolo Fagotto, che in passato è stato anche consigliere comunale a Cinto, vuole andare fino in fondo.

«Il fiume Lemene è per noi un fiume sacro, nessuno ci deve negare il diritto di praticare il nostro sport preferito», sostiene, «questi furti devono finire. Ci tuteleremo in tutte le sedi. Siamo arrabbiati e determinati».

La sparizione dei cartelli è avvenuta a pochi giorni da un importante raduno programmato per oggi, per l'apertura della stagione primaverile. In passato però non erano mancati episodi curiosi e da “strapaese”.

Come quella volta che un gruppo di ambientalisti, si parla di più di 10 anni fa, improvvisò una nuotata subacquea per disturbare una gara di pesca sportiva cui si erano iscritte decine di persone provenienti dal Friuli e dal Veneto. Nel mirino dei pescatori era finito un artista di origini belghe, Claude Andreini, che si è sempre professato pubblicamente contro le gare di pesca sportiva. Non è quindi da escludere che alcuni residenti possano essere sentiti in merito alla sparizione di questi cartelli. (r.p.)

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