Rubano i vestiti destinati ai poveri. Presi
I carabinieri li trovano in possesso di 350 sacchi di giubbotti, pantaloni e giocattoli raccolti per i meno abbienti. Padre e figlio denunciati
SANTA MARIA DI SALA. I carabinieri avevano fermato il furgone la prima volta lo scorso luglio dopo che i residenti lo avevano visto girare in zona di notte. Si temeva fossero ladri e in affetti lo erano, anche se davvero particolari.
Padre e figlio, D.M. classe 1970 ed il figlio D.A.C., del 1994, avevano stipato sul furgone 120 sacchi neri, con vestiti usati di ogni genere evidentemente appena sottratti dalle campane di raccolta dei vestiti usati destinati ai poveri. Il padre aveva convinto il ragazzo a intridursi nelle campane e buttar fuori i vestiti per poi rubarli e rivenderli in Romania, di dove sono originari.
Ma i carabinieri non si sono dimenticati della coppia e la scorsa settimana si sono presentati presso l’abitazione degli stranieri trovandovi altri 350 sacchi neri che occupavano buona parte dell’appartamento e del magazzino, il cui contenuto veniva pure riconosciuto, dai responsabili della cooperativa “Il Grillo”, come possibile provenienza dalle campane disseminate per tutto il veneziano; un sommario esame permette di accertare la meticolosità del servizio di raccolta “differenziata” parallelo messo in opera dalla famiglia di stranieri.
I sacchi erano composti e suddivisi per natura del contenuto: i vestiti per tipologia, i giocattoli da un’altra parte, gli accessori in un’altra e così via, tutto pronto per essere trasportato oltrefrontiera ed essere – possibilmente – rivenduto sulle bancarelle natalizie dell’est.
I soggetti a bordo del furgone, pertanto, venivano condotti in caserma e, al termine delle operazioni, denunciati per il delitto di ricettazione in concorso, con il sequestro di tutta la merce, affidata all’ente benefico in attesa di ulteriori accertamenti sulla proprietà.
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