Rubano i regali di Natale per mille euro
Voleva fare i regali di Natale ai suoi bambini, ma i ladri glieli hanno rubati tutti, compresi soldi, giubbotti in auto, addirittura le letterine per Babbo Natale. Uno dei tanti furti nella zona commerciale, alla Sme, si è trasformato in una triste storia di Natale per la Fiorella Cosetta Enzo. La sua lettera, scritta al gruppo “San Donà più Sicura” e al Movimento “il Ponte” di Paolo Madeyski, ma in realtà rivolta al sindaco di San Donà, è stata letta da migliaia di persone commosse e poi colte da una rabbia irrefrenabile per il sentimento di impotenza davanti a queste situazioni.
La diffusione della lettera è stata come si dice “virale” e in breve tempo è rimbalzata da un profilo all’altro, ai blog e gruppi di discussione in rete che l’hanno trasformata in un simbolo della delusione dei cittadini. Le hanno rubato regali per circa mille euro e dice di non avere neppure la forza di protestare. Si chiede cosa potrà dire ai suoi bambini che li aspettano e non capiscono perché altre persone li abbiano privati dei loro sogni. Sarà un triste Natale per loro, e soprattutto per una famiglia che adesso riesce solo vivere la sua rabbia e si sente sola, senza più fiducia nelle istituzioni.
In queste settimane che si avvicinano al Natale, tanti sono stati i furti nell’area commerciale, che hanno preso di mira soprattutto le auto in sosta. «Oltre ai regali», ha scritto, «ci hanno rubato anche i giubbotti, e nella tasca del giubbotto di mio marito c’era la lettera che mio figlio aveva scritto a Babbo Natale». Da qui lo sfogo con il sindacoche è stata pubblicato sul profilo Facebook di Madeyski, noto medico chirurgo con la passione per la comunicazione, che ha già affrontato più volte la questione sicurezza, promosso convegni e incontri attraverso il movimento Il Ponte da lui fondato e il profilo Fb “San Donà più sicura” che ha fatto scuola denunciando in rete ogni atto criminosi, informando i cittadini in tempo reale.
Proprio il medico aveva proposto un’autotassazione dei cittadini per acquistare telecamere da installare nei quartieri e collegate alla centrale di polizia locale e carabinieri, poi delle guardie giurate in città a supporto delle forze di polizia.
Intanto, carabinieri e finanza hanno intensificato i controlli. Cinque pattuglie della compagnia carabinieri supportate anche da una pattuglia del 117 del nucleo mobile della compagnia della guardia di finanza di San Donà hanno perlustrato a lungo il territorio in orario serale e notturno. I controlli si sono concentrati prevalentemente, anche con servizi in borghese, nei pressi delle zone residenziali e dei parcheggi adiacenti la zona commerciale proprio del centro Piave e della Sme per contrastare i furti all’interno delle auto in sosta.
Controllate oltre cinquanta persone e altrettanti veicoli e in alcuni casi sono state elevate contravvenzioni al codice della strada. I servizi sono stati potenziati anche con numerosi posti di controllo effettuati nelle varie località. Osservato speciale anche l’ospedale, dove si è registrato un episodio di vandalismo che ha fatto molto clamore in città anche per l’intervento del direttore generale dell’Asl 10 Bramezza che ha chiesto e ottenuto più controlli.
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