Rubano i regali di Natale per mille euro

San Donà. Una donna sconsolata ha scritto al sindaco dopo il furto nel parcheggio del centro commerciale della Sme
Di Giovanni Cagnassi
SAN DONA' DI P. - DINO TOMMASELLA - COLUCCI - SME
SAN DONA' DI P. - DINO TOMMASELLA - COLUCCI - SME

Voleva fare i regali di Natale ai suoi bambini, ma i ladri glieli hanno rubati tutti, compresi soldi, giubbotti in auto, addirittura le letterine per Babbo Natale. Uno dei tanti furti nella zona commerciale, alla Sme, si è trasformato in una triste storia di Natale per la Fiorella Cosetta Enzo. La sua lettera, scritta al gruppo “San Donà più Sicura” e al Movimento “il Ponte” di Paolo Madeyski, ma in realtà rivolta al sindaco di San Donà, è stata letta da migliaia di persone commosse e poi colte da una rabbia irrefrenabile per il sentimento di impotenza davanti a queste situazioni.

La diffusione della lettera è stata come si dice “virale” e in breve tempo è rimbalzata da un profilo all’altro, ai blog e gruppi di discussione in rete che l’hanno trasformata in un simbolo della delusione dei cittadini. Le hanno rubato regali per circa mille euro e dice di non avere neppure la forza di protestare. Si chiede cosa potrà dire ai suoi bambini che li aspettano e non capiscono perché altre persone li abbiano privati dei loro sogni. Sarà un triste Natale per loro, e soprattutto per una famiglia che adesso riesce solo vivere la sua rabbia e si sente sola, senza più fiducia nelle istituzioni.

In queste settimane che si avvicinano al Natale, tanti sono stati i furti nell’area commerciale, che hanno preso di mira soprattutto le auto in sosta. «Oltre ai regali», ha scritto, «ci hanno rubato anche i giubbotti, e nella tasca del giubbotto di mio marito c’era la lettera che mio figlio aveva scritto a Babbo Natale». Da qui lo sfogo con il sindacoche è stata pubblicato sul profilo Facebook di Madeyski, noto medico chirurgo con la passione per la comunicazione, che ha già affrontato più volte la questione sicurezza, promosso convegni e incontri attraverso il movimento Il Ponte da lui fondato e il profilo Fb “San Donà più sicura” che ha fatto scuola denunciando in rete ogni atto criminosi, informando i cittadini in tempo reale.

Proprio il medico aveva proposto un’autotassazione dei cittadini per acquistare telecamere da installare nei quartieri e collegate alla centrale di polizia locale e carabinieri, poi delle guardie giurate in città a supporto delle forze di polizia.

Intanto, carabinieri e finanza hanno intensificato i controlli. Cinque pattuglie della compagnia carabinieri supportate anche da una pattuglia del 117 del nucleo mobile della compagnia della guardia di finanza di San Donà hanno perlustrato a lungo il territorio in orario serale e notturno. I controlli si sono concentrati prevalentemente, anche con servizi in borghese, nei pressi delle zone residenziali e dei parcheggi adiacenti la zona commerciale proprio del centro Piave e della Sme per contrastare i furti all’interno delle auto in sosta.

Controllate oltre cinquanta persone e altrettanti veicoli e in alcuni casi sono state elevate contravvenzioni al codice della strada. I servizi sono stati potenziati anche con numerosi posti di controllo effettuati nelle varie località. Osservato speciale anche l’ospedale, dove si è registrato un episodio di vandalismo che ha fatto molto clamore in città anche per l’intervento del direttore generale dell’Asl 10 Bramezza che ha chiesto e ottenuto più controlli.

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