Rubano bici per 45 mila euro ma la polizia recupera il bottino

Jesolo. Svaligiata nella notte la “Sperandio cicli” in via Mameli, un residente lancia l’allarme Gli agenti inseguono i ladri che alla fine abbandonano il furgone con la refurtiva e scappano a piedi
Di Giovanni Cagnassi

JESOLO. Furto di biciclette, per la seconda volta, dopo il colpo dello scorso settembre, i ladri entrano alla “Sperandio cicli” di via Mameli, ma la polizia li mette in fuga dopo un inseguimento nella notte e recupera tutta la refurtiva.

I banditi avevano già messo in un furgone biciclette per un valore di circa 45 mila euro. Intorno alle 3.45 un vicino ha sentito dei rumori provenire dal negozio sotto la sua abitazione. Ha visto i ladri che stavano caricando e ha subito chiamato il commissariato. I poliziotti si sono precipitati in via Mameli e hanno visto provenire dal lato opposto un furgone bianco radente un autocarro per il trasporto di frutta in modo da non farsi scorgere. Il tempo di realizzare la coincidenza del numero di targa del furgone con quello della segnalazione e la volante ha fatto un’inversione di marcia iniziando l’inseguimento.

I malviventi si sono lanciati nel sorpasso dell’autocarro mentre un furgone che arrivava dalla direzione opposta è stato costretto a uscire oltre il margine della carreggiata per evitare l’impatto. Hanno proseguito percorrendo tutta la rotatoria, poi si sono diretti verso Venezia con la volante della polizia dietro. Giunti all’incrocio con la laterale di sinistra Via Piave Vecchio, i ladri hanno arrestato improvvisamente la marcia contro una delle aiuole spartitraffico rialzate per la circolazione. Hanno capito che ormai gli agenti li avevano raggiunti. Sono fuggiti a piedi nelle campagne con un breve inseguimento della polizia alle loro spalle, ma si sono dileguati nella notte. Sul posto anche la polizia scientifica di Jesolo che ha effettuato i primi rilievi.

Gli agenti hanno accertato che si trattava di un furgone di immatricolazione straniera sul quale sono state apposte delle targhe rubate appartenenti a un’auto in sosta a Mirano. Le indagini sono in corso. Sul vano di carico sono state trovate tutte le 11 biciclette appena asportate al negozio di Jesolo. Bici costose e di marca per un valore di circa 45.000 euro. Sono stati rinvenuti attrezzi da scasso, flessibili angolari e due coppie di targhe rubate ad altrettante autovetture nel pisano e nello spezino rispettivamente il 20 ed il 18 marzo scorsi.

Le indagini del commissariato continuano anche in relazione alle singolari analogie con altri furti avvenuti nella provincia sempre ai danni di negozi di biciclette sportive. Furti segnalati in anche in altre zone del Veneto dove potrebbero essere attive delle bande specializzate che portano la refurtiva all'estero. Le biciclette sportive possono costare anche oltre 10 mila euro e hanno un mercato molto florido in tutta Europa per la ricettazione.

Non è difficile venderle poi nei paesi dell'Est una volta rubate. Gli investigatori del commissariato ora sono al lavoro per cercare eventuali indizi e riscontri sulla banda che ha colpito a Jesolo.

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