«Rovinato solo per aver parlato con una prostituta in strada»

Un mese fa il 34enne si trovava in via Buonarroti dove aveva parcheggiato l’auto di notte. Era andato al vicino ristorante Lorenzon perché credeva di aver visto un amico seduto a mangiare. Mentre tornava all’auto, parcheggiata vicino a una corriera, si è fermato a fare pipì. «È stata la mia condanna», racconta, «perché in quel momento una ragazza è stata lasciata in auto sulla strada evidentemente dopo un rapporto con il cliente. Me la sono trovata vicino, caso ha voluto, e abbiamo scambiato due battute, parlato un po’. Era per scherzare, nessuna malizia. Non avevo soldi con me, visto che avevo lasciato tutto in auto. Quando è arrivata la polizia locale ho spiegato agli agenti cosa fosse accaduto, ho anche detto loro che non avevo che 10 euro in portafogli e comunque li avevo in auto e quindi non stavo certo concordando una prestazione. Ma mi sono preso lo stesso la sanzione».

«Il problema è che adesso non so più che cosa fare. Ho chiesto spiegazioni al Comune, mi hanno detto che devo muovermi per vie legali, pagare e poi fare ricorso. Adesso dovrò andare a discutere con il giudice di pace per capire se potrò agire senza avvocato o dovrò sostenere anche le spese legali. Intanto, la mia compagna ha chiesto spiegazioni, ha dei dubbi sulla mia condotta e la mia morale, il mio rapporto con lei si sta rovinando, poi abbiamo anche un bambino e la famiglia nella sua globalità ne sta risentendo dopo questo increscioso episodio. Mi chiedo», conclude amareggiato, «se questa severità nei controlli sia opportuna, se non esista anche una questione di privacy da rispettare».

Il Comune di Jesolo ha annunciato da tempo la linea dura per la lotta alla prostituzione sulle strade e già sono state elevate centinaia di sanzioni.