Rotta sbagliata verso Tokyo risarcimento di 600 euro
CHIRIGNAGO. L’aereo aveva sbagliato rotta ed era stato costretto a tornare indietro. Alitalia infatti non aveva pagato il dazio alla Russia per quella rotta e il Boeing B777, una volta arrivato a Minsk, era stato costretto a tornare a Roma, obbligando i passeggeri a 20 ore di volo, di cui 6 di ritardo, per arrivare a Tokyo.
Per quell’odissea Alitalia rimborserà con 600 euro il passeggero Alessandro Carlin, 25 anni, di Chirignago che lo scorso 19 aprile era su quell’aereo per il volo AZ0788 che era partito alle 13.30 dall’aeroporto Marco Polo di Tessera direzione Tokyo ma rientrato dopo 3 ore di volo a Fiumicino, perché la compagnia italiana non aveva chiesto il permesso di sorvolo. Dopo quell’episodio Carlin si era rivolto all’ufficio legale dell’Adico, dopo aver saputo dalla cronache dei giornali le reali motivazioni del dietrofront.
Gli esperti dell’associazione dei consumatori hanno proceduto con una diffida nei confronti della compagnia di bandiera per chiedere un risarcimento di 600 euro, non solo legato al prolungamento improvviso e senza spiegazioni del viaggio di 6 ore, ma anche per lo stato di apprensione e ansia sopportato durante il viaggio. All’inizio infatti, come aveva spiegato Carlin, «l'opinione prevalente tra noi passeggeri, suggerita anche dal commento di alcune hostess, era che la Russia ci avesse impedito di passare come ritorsione nei confronti dei Paesi dell'Europa per quello che stava succedendo in Ucraina. C'era un po’ di tensione da parte di tutti».
Solo rientrato in Italia il ragazzo aveva quindi scoperto i veri motivi di quello strano viaggio. L'errore sarebbe stato compiuto al momento del decollo, perché l'aereo avrebbe dovuto raggiungere il Giappone via Sud, attraverso l'India, e non via Nord, attraverso la Russia. «Una serie di coincidenze», aveva fatto sapere Alitalia, «dovute al fatto che era uno dei primi voli per Tokyo». Il pilota sarebbe stato tratto in inganno - senza che neppure la torre di controllo se ne accorgesse - dal piano di volo, fornito sbagliato. Perché mentre nei collaudati collegamenti con Roma e con Milano i voli passano attraverso la Russia, pagando dazio al Paese, i voli diretti a Tokyo in partenza da Venezia - il collegamento è stato inaugurato il 3 aprile - virano invece verso sud, sorvolando Turchia, India e Cina. Alitalia ha risposto positivamente alla diffida dell’Adico, sottolineando in una mail che «è lieta di rimborsare la somma di 600 euro entro 15 giorni dalla ricezione della presente comunicazione». «Chi viaggia si trova spesso di fronte a disagi e a disservizi che creano il più delle volte problemi di natura economica», commenta Carlo Garofolini, dell’Adico di Venezia «in questi casi il cittadino tante volte è convinto di avere le mani legate e che non ci sia nulla da fare. Invece, come dimostra questa vicenda, i mezzi per intervenire ci sono».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia