Rotatoria di Dolo, la palla passa alla Regione

Questo l’esito del consiglio comunale straordinario, chiesto dall’opposizione per discutere del progetto del supermercato e della rotatoria proposto da un gruppo di privati e che tante polemiche sta sollevando. Un Consiglio comunale molto “caldo” con alcuni momenti di scontro. Le opposizioni hanno chiesto al sindaco di ritirare la delibera di giunta 197/2017 sostenendo che se il supermercato sarà realizzato ci saranno numerosi problemi ambientali, idraulici e per il commercio. La giunta ha invece puntato sulla necessità di fare la rotatoria citando l’accordo con la Regione, ricordando che era un necessità anche per le giunte precedenti e che anche il piano del traffico la richiede.

È stato poi chiesto all’opposizione di votare l’ordine del giorno della maggioranza. I consiglieri hanno detto che avrebbero votato solo se il sindaco avesse ritirato la delibera 197. La cosa non è stata fatta così la maggioranza, assieme alla grillina Valentina Peruzzo, ha votato a favore mentre l’opposizione, tranne Elisabetta Ballin che si è astenuta, ha votato contro.

«Il segretario comunale», dicono il sindaco Alberto Polo e l’assessore Matteo Bellomo,«ha spiegato che con la delibera 197 non è stato deciso nulla. Chiediamo con l’ordine del giorno e con l’emendamento presentato in Regione dalla consigliera Zottis, che la Regione adempia all’accordo che prevedeva la costruzione a suo carico della rotatoria. È evidente che la proposta del privato non avrebbe nessun interesse se la Regione rispetterà il patto firmato.

Critica la consigliere Carlotta Vazzoler: «Il Consiglio doveva trattare le osservazioni presentate dall’opposizione che chiedevano di revocare la delibera 197 ma il faro è stato puntato solo sulla rotatoria. Il sindaco Polo e la giunta non rinunciano quindi al centro commerciale e alla perdita del parco pubblico». Negativo il commento del comitato “Opzione Zero”: «Così si chiede alla Regione di rispettare gli impegni per la nuova viabilità, ma allo stesso tempo si dice che in assenza di fondi il Comune è pronto ad accettare la proposta del privato».