Rose rosse per l’assessore Pendolari contro Chisso
PORTOGRUARO. Rose rosse per l’assessore regionale Chisso. Il comitato pendolari di Quarto d’Altino, ieri pomeriggio ha fatto recapitare in sede a palazzo Balbi, un bel mazzo di profumate rose rosse, all’assessore alla Infrastrutture e i Trasporti del Veneto, Renato Chisso.
«Oggi è il primo giorno di primavera», si legge nel biglietto scritto a mano dal portavoce dei turnisti che viaggiano lungo la tratta Venezia-Trieste, Luciano Ferro, «in qualità di comitato dei pendolari, volevo ringraziarla per le corse che ci ha eliminato e che ci eliminerà, e perché il sabato e nei giorni festivi ci fa andare al lavoro in auto. Grazie!». Il biglietto è quello della fioreria Popy, di Cannaregio a Venezia.
Un gesto evidentemente ironico, che ancora una volta vuole rappresentare una forma di protesta contro l’orario cadenzato regionale che è entrato in funzione a metà dicembre. «Hanno distrutto il servizio ferroviario», rincara la dose Ferro, «un mazzo di rose rosse è il minimo che potevo fare, noi pendolari non ne possiamo più. Domani per esempio (oggi ndr), andrò al lavoro in auto, perché non c’è il treno che mi serve per arrivare puntuale ed in orario all’ospedale di Venezia, dove devo prendere servizio».
Prosegue: «Come me la stessa cosa accade a tanti altri. Per non parlare di chi si reca a Murano, nelle vetrerie, a chi lavora negli hotel».
Nel frattempo il sindaco di Quarto, Silvia Conte, in accordo e per conto anche dei sindaci di Marcon, Andrea Follini, di Venezia Giorgio Orsoni e San Donà di Piave, Andrea Cereser, ha sollecitato un incontro con l’assessore alle Infrastrutture Chisso, sul tema dell’orario cadenzato del trasporto ferroviario locale.
«Ciò che vogliamo», si legge in una nota che porta la firma del primo cittadino Conte, «è conoscere le soluzioni adottate o intraprese dalla Regione per superare le criticità manifestate, conoscere i dati e le analisi dei flussi pendolari precedenti e posteriori all’introduzione dell’orario cadenzato».
Chiarisce: «Vogliamo avviare congiuntamente degli studi di fattibilità volti ad analizzare la sostenibilità e le opportunità legate all’introduzione di una linea suburbana sulla tratta Venezia-Portogruaro. Siamo convinti che solo operando in modo sinergico e condiviso sarà possibile individuare strategie di sviluppo in grado di superare le attuali problematiche». Conclude il sindaco: «Abbiamo quindi chiesto all’assessore Chisso di invitare al tavolo anche i vari soggetti interessati, in particolare i referenti Rete Ferroviaria Italiana». I sindaci della tratta, dunque, tornano a sollecitare la Regione e chiedono soluzioni urgenti.
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