Romea Commerciale, opposizioni furibonde

Pd, Pdl e gruppo misto escono dall’aula: «Nessuna volontà di una proposta condivisa»
MIRA VE 20070611 MAURIZIO BARBERINI POLITICO, MAURIZIO BARBERINI ASSESSORE ( /Balanza )
MIRA VE 20070611 MAURIZIO BARBERINI POLITICO, MAURIZIO BARBERINI ASSESSORE ( /Balanza )

MIRA. Pd , Forza Italia e Gruppo Misto a Mira contro il Movimento 5 Stelle sulla questione della Romea Commerciale. Durante l’ultima sessione del parlamentino i gruppi sono usciti dalla sala del Consiglio e hanno rinunciato a votare con il Movimento 5 stelle e con la lista “ Mira Fuori del Comune”.

Questo perché, accusano, non c’è stata la volontà di arrivare a una proposta concordata. «Ai cittadini», spiegano i consiglieri Maurizio Barberini, Francesco Sacco e Gabriele Bolzoni del Pd e Paolino D’Anna del Pdl e Fabio Zaccari del gruppo misto, « bisogna dire la verità e tutelare sul serio la comunità e il territorio. Si fa finta di non sapere che a novembre il Cipe ha approvato il progetto preliminare, e che quindi l’opera, pur con tutte le contrarietà ricevute negli anni dal territorio, ha tutte le procedure in corso per essere attivata. Infatti, se questa linea di chiusura totale aveva un senso finché l’opera era “in itinere” oggi andare contro le decisioni del Cipe può essere legittimo ma inutile.

Inoltre, negli ultimi mesi è stato presentato dal sindaco di Dolo una proposta alternativa dell’ultimo tratto che interessa il nostro Comune». Per Pd, Pdl e gruppo misto in “questo contesto l’amministrazione di Mira arriva in ritardo a dire che rigetta l’opera, non propone eventuali miglioramenti, a partire dalla messa in sicurezza dell’attuale Romea, e soprattutto non da un parere , questo si fondamentale, di contrarietà al tracciato su Malcontenta e Oriago».

In sintesi per le opposizioni una posizione inutile che consentirà ai presentatori del progetto di iniziare i cantieri e al Comune di Dolo di scaricare su Mira il tracciato. «Questo», concludono i consiglieri, «con buona pace di un Comune e di un Consiglio comunale che arriva con posizioni tardive e inconcludenti per la tutela della propria comunità».

Alessandro Abbadir

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia