Rogo, paura nel villaggio S. Paolo

CAVALLINO. Distrutta da un incendio la cabina elettrica centrale contenente i trasformatori da 20.000 volt che alimentano il villaggio San Paolo di Cavallino-Treporti. Scattato il protocollo di emergenza del camping e villaggio turistico con l’allontanamento di circa 50 ospiti dall’area a rischio ed il transennamento della cabina all’interno della struttura ricettiva. L’allarme incendio è arrivato ai vigili del fuoco di Mestre alle 23.35 di venerdì, a poco meno di una settimana dal rogo che ha devastato 43 bungalow al camping Prà delle Torri di Caorle. A quell’ora nel villaggio turistico di via Carlo Alberto Radaelli 7, circa 1300 ospiti si accingevano a trascorrere la notte all’interno dei 350 alloggi, tra cui trulli, case mobili e strutture in muratura a più piani. Il Villaggio San Paolo, specializzato nell’accoglienza dei disabili che occupano con le loro famiglie metà della sua capacità ricettiva, è gestito a Cavallino-Treporti dall’Opera Diocesana di Assistenza Religiosa di Belluno e Feltre (Odar).
«Quando un ospite ci ha segnalato che la cabina si stava surriscaldando» racconta il direttore del villaggio, Daniele Prataviera «avendo notato fiamme e fumo uscire, ho preferito chiamare i vigili del fuoco predisponendo l’immediato allontanamento, di tutti gli occupanti degli alloggi che si trovavano nei pressi dei trasformatori, nei punti di raccolta in caso di emergenza, mentre facevo transennare dal servizio d’ordine la cabina ancorata su un basamento di cemento armato».
Dal 115 è stata inviata sul posto una squadra di cinque vigili del fuoco di Jesolo a bordo di un’autobotte che, al loro arrivo, sono stati scortati fino alla cabina elettrica. Fortunatamente è bastata mezz’ora ai vigili del fuoco per domare le fiamme evitando l’utilizzo dell’acqua come prevede la procedura in caso di incendio di natura elettrica. Poi i soccorsi si sono soffermati fino alle 02.30 del mattino di sabato per mettere in sicurezza l’area d’intervento col supporto dei tecnici Enel e della ditta jesolana di elettricisti incaricata dalla struttura ricettiva. Da un primo accertamento delle cause si ipotizza un surriscaldamento dovuto a motivi tecnici.
«Ieri mattina i nostri elettricisti erano già al lavoro per sostituire il convertitore incendiato», continua il direttore, «sicuramente la sicurezza è una nostra priorità. Siamo riusciti a limitare i rischi del principio d’incendio senza creare disagi agli ospiti». Compiuto ieri mattina anche un sopralluogo da parte dei carabinieri della stazione di Cavallino-Treporti.
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