«Rogo dei camion Veritas, minacce inquietanti»

L’allarme di Bettin dopo l'incendio nell'autoparco aziendale: "Il business dei rifiuti è un mercato che fa gola, la presenza forte di una società pubblica nel settore dà fastidio a molti"
I vigili del fuoco spengono l'incendio che ha distrutto tre mezzi e danneggato altri quattro
I vigili del fuoco spengono l'incendio che ha distrutto tre mezzi e danneggato altri quattro

MESTRE. «Le indagini faranno chiarezza, speriamo, sulle reali motivazioni e sulle responsabilità del rogo dell’altra notte, con ogni probabilità doloso, dei mezzi di Veritas a Mogliano. Ciò che sicuramente si può già dire è che, non da oggi, la presenza forte di una società pubblica nel settore dei rifiuti nella nostra area e nel Veneto dà fastidio a molti». Gianfranco Bettin, presidente della Municipalità di Marghera, sempre attento alle problematiche ambientali e in prima linea per combattere gli interessi malavitosi in vari ambiti della vita pubblica, lancia l’allarme dopo l’incendio che ha distrutto alcuni camion per la raccolta rifiuti di Veritas. Un incendio che molto probabilmente è doloso e su cui indagano i carabinieri di Treviso. Infatti è avvenuto nel deposito di Mogliano di Veritas.

«Qualcuno, legittimamente, critica questo ruolo forte di Veritas auspicando una maggiore “privatizzazione” del settore. Altri, più oscuramente, reagendo in altri modi diversi, inquietanti, minacciosi. È un mercato che fa gola a tanti, e anche a qualcuno a cui non vanno bene né la trasparenza né l’efficienza di enti o società pubbliche. Occorre dunque vigilare, fare chiarezza fino in fondo, su questo e troppi altri episodi che riguardano l’affare dei rifiuti e tutti gli altri ad esso collegati».

Gianfranco Bettin ricorda come, negli ultimi anni, ci sono stati diversi attentati, nella nostra provincia, ad aziende che si occupano di raccolta e trattamento rifiuti. In particolare incendi dolosi su cui non si è fatta ancora chiarezza. Alcune delle aziende prese di mira operano anche fuori provincia e si stavano allargando con la partecipazione a nuove gare d’appalto. E all’epoca il sospetto era che avessero toccato gli interessi di altre imprese che volevano avere il controllo assoluto di questa attività in determinate zone. Attentati di cui non si sono mai individuati i colpevoli. In alcuni casi gli investigatori delle forze di polizia hanno avuto la sensazione che le vittime avessero ben chiaro chi potessero essere i mandanti degli attentati.

Il momento dell'esplosione dell'incendio al centro Veritas di Mogliano
Il momento dell'esplosione dell'incendio al centro Veritas di Mogliano

«Bisogna essere molto vigili perché l’affare rifiuti fa comodo a molti e anche alla criminalità organizzata. Di sicuro un’azienda pubblica garantisce la massima trasparenza nella gestione della raccolta e del trattamento dei rifiuti e per questo Veritas può disturbare. Vigilanza massima anche perché ci troviamo in un territorio molto importante e ricco», conclude Gianfranco Bettin.

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Le indagini dei carabinieri di Treviso che si stanno occupando dell’incendio continuano e nelle prossime ore saranno controllati tutti i filmati del sistema di videosorveglianza messo a protezione del deposito di Mogliano. Il rogo è scoppiato poco dopo le 2.30 di venerdì notte. È a quell'ora che un automobilista mentre sta rincasando, quando transita davanti al deposito dei mezzi della Veritas, in via Torricelli a Mogliano, vede le fiamme alzarsi da alcuni camion parcheggiati. L’uomo lancia immediatamente l'allarme al 115. Il centralinista dei vigili del fuoco invia subito sul posto alcune autobotti. Anche dal comando dei pompieri di Mestre partono alcuni automezzi. Nonostante l’intervento sia tempestivo, i vigili del fuoco possono fare poco per salvare tre automezzi completamente avvolti dalle fiamme.

Altri quattro camion vengono seriamente danneggiati dal rogo, prima che l’incendio venga completamente spento. L’intervento dei vigili del fuoco risulta comunque utile per evitare che le fiamme si propaghino agli altri mezzi posteggiati all’interno del deposito di via Torricelli. Si tratta, infatti, di un’unità operativa che ospita i mezzi della municipalizzata veneziana che si occupano della raccolta dei rifiuti nei comuni di Mogliano, Marcon e Quarto d’Altino. Vi lavorano, complessivamente, una cinquantina di dipendenti tra autisti e operai.

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