Rogo alla Bertan «Chi ha visto parli» Continua la caccia agli attentatori

I carabinieri stanno ascoltando altri testimoni per capire chi  può aver appiccato il fuoco ai  due furgoni e alla Panda della nota famiglia di Mellaredo 

MELLAREDO. Continuano le indagini dei carabinieri della tenenza di Dolo sull’attentato incendiario che ha distrutto nella notte fra venerdì e sabato due furgoni delle Pasticcerie Bertan e una Fiat Panda. Negli ultimi giorni sono stati sentiti altri testimoni del paese per cercare di ricostruire la vicenda.

Un testimone oculare infatti ha visto la scena, ma altre persone potrebbero aver visto la direzione di fuga dei piromani e anche quale auto hanno usato per dileguarsi dopo la corsa a piedi in mezzo ai campi.

Su di loro ci sono già parecchi indizi visto che si sono fatti immortalare a viso scoperto. La paura di atti intimidatori fra le persone c’è. I Bertan gestiscono, oltre alla pasticceria di Mellaredo con i fratelli Paride e Fausto e il papà Paolo, complessivamente sei esercizi e un ristorante e il Castello di Stigliano.

I danni dell’attentato incendiario ammontano fra i due furgoni, di cui uno frigorifero, e la Panda, a oltre 60 mila euro. L’area in cui è stato appiccato l’incendio è stata delimitata da un nastro bianco e rosso, e posta sotto sequestro con i mezzi dall’autorità giudiziaria. L’ex sindaco di Pianiga, ora assessore alla sicurezza e alla polizia locale del Comune, lancia un appello.

«Invito tutte le persone che hanno visto qualcosa» spiega l’assessore alla sicurezza Massimo Calzavara «a fornire utili informazioni alle forze dell’ordine. Noi, con la nostra polizia locale, cercheremo di mettere a disposizione tutti i filmati delle telecamere che potrebbero essere utili per far luce sulla vicenda, non solo quelle di Mellaredo, cioè quelli vicini al luogo dell’incendio, ma quelle sparse anche in altre aree del territorio comunale».

Insomma, la caccia ai responsabili continua. —

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