Rivoluzione Poste a Venezia: chiudono due sportelli

Ultimi giorni per gli uffici di Barbaria delle Tole e di San Giobbe. Disagi in vista La nuova sede “centralizzata” apre in calle Racchetta, dietro Strada Nuova
Interpress/gf.tagliapietra. 16.11.2014.- Ufficio postale ai Tre Archi
Interpress/gf.tagliapietra. 16.11.2014.- Ufficio postale ai Tre Archi

VENEZIA. Rivoluzione in arrivo negli uffici postali del centro storico. Stanno infatti per chiudere i battenti lo sportello in Barbaria delle Tole a Ss.Giovanni e Paolo (oggi è l’ultimo giorno di apertura al pubblico) e quello in calle delle Cooperative a San Giobbe. A circa metà strada tra l’uno e l’altro, in calle Priuli - all'inizio di calle Racchetta, dietro la Strada Nuova - aprirà in compenso un nuovo e ampio ufficio nei locali che nel frattempo sono stati lasciati liberi dal centro di smistamento e distribuzione territoriale trasferitosi al Tronchetto.

La novità logistica, se da un lato agevolerà di residenti di Cannaregio, dall’altro sta già creando malumori tra gli abitanti di quella parte di Castello che ogni giorno frequentavano il piccolo ufficio di Barbaria delle Tole per ritirare la pensione o spedire la posta.

Anziani, perlopiù, o persone che avevano parenti ricoverati all’ospedale civile o nella vicina Casa di riposo. Per tutti loro i disagi non mancheranno e, la conseguenza più probabile, è che si andrà a intasare ulteriormente la sede delle Poste nelle Mercerie dove, per spedire una raccomandata o un pacco c’è sempre una lunga coda, non solo di veneziani ma anche di turisti che non trovano i francobolli nelle tabaccherie.

La soppressione dell’ufficio di Ss.Giovanni e Paolo non sarà sola. Come si diceva, è prevista infatti anche la chiusura dello sportello di Venezia 13, a San Giobbe, dove un tempo c'era un centro direzionale dell'ente e ora c’è un grande albergo, con presumibili disagi e malumori anche per gli abitanti di questa fetta di città.

Cannaregio, invece, potrà contare sulla nuova sede il cui vantaggio sarà anche quello di porre la parola fine ai numerosi contenziosi che la concessione del precedente centro di distribuzione aveva creato per via dei rumori e dei disagi al vicinato che avevano causato anche interventi dell'autorità giudiziaria, dopo l'acquisizione da parte di Poste dello spazio che era appartenuto alla ditta Bortoli.

Un contenzioso che era andato avanti per parecchio tempo tra le delicate ristrutturazioni che avevano accelerato i naturali movimenti interni al palazzo Priuli, i contenziosi sugli scarichi dell'impianto di condizionamento e le stesse proteste dei portalettere che si trovavano a condividere spazi angusti.

Di qui la decisione delle Poste italiane di trasferirsi al Tronchetto, cosa che è avvenuta ormai mesi fa. Erano quindi iniziati i lavori di ristrutturazione durati tutta l’estate e conclusi da pochi giorni.

Nelle scorse settimane sono arrivati i mobili, gli arredi, l’impresa di pulizia ha lavorato sodo e ora è tutto pronto per l’apertura. La nuova sede sarà anche all’insegna della funzionalità con il bancomat nella zona d'ingresso, tra colonne di marmo di Verona e un'antica vera da pozzo, uno sportello per gli "inesitati" - ovvero le raccomandate e i pacchi che i postini non riescono a consegnare – oltre a un settore business e Postemobile.

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