Rivoluzione in area Marciana, arriva la parrocchia unica

La decisione coinvolge le comunità di San Moisè, San Zaccaria e San Salvador. Disposta la cessazione di rettori e amministratori, don Donadoni nuovo parroco
Pivato Venezia 22.03.2012.- Chiesa di San Salvador. Interni.- Interpress
Pivato Venezia 22.03.2012.- Chiesa di San Salvador. Interni.- Interpress

VENEZIA. Tre parrocchie e un unico pastore. Nuova configurazione pastorale nel centro storico di Venezia dove don Roberto Donadoni diventerà parroco delle comunità della cosiddetta area Marciana (San Moisè, San Zaccaria e San Salvador). Lo aveva ventilato ieri mattina nel santuario della Salute di Mestre il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, quando dal pulpito ha riflettuto sul fatto che alcune modalità che andavano bene cinquant’anni fa, oggi vanno riviste perché non sono più attuali. La programmazione deve tenere conto di proiezioni che facciano capire quale sarà il numero di sacerdoti e religiosi, nonché l’entità delle comunità parrocchiali.

Di recente, inoltre, Moraglia aveva acceso i riflettori sul complesso tema dei “beni ecclesiali” annunciando che La Visita pastorale che partirà proprio dal cuore di San Marco a inizio anno, sarà l’inizio di «una valutazione complessiva su come gestire un patrimonio che per un verso deve essere tutelato e salvaguardato, per un altro messo possibilmente a servizio di esigenze anche diverse delle nostre chiese». La rivisitazione, insomma, si gioca su due binari strettamente connessi, gestione dei beni e capitale umano. La rivoluzione si inserisce, inoltre, nel contesto delle valutazioni in corso su modalità e presenza pastorale sul territorio della Chiesa diocesana, ricordando che le comunità in questione sono incardinate una delle zone più toccate e trasformate dal costante e notevole afflusso di turisti nonché segnata dal progressivo calo dei residenti.

Che si aggiunge alla penuria delle vocazioni e all’invecchiamento dei sacerdoti. E’ stata disposta la cessazione degli attuali amministratori parrocchiali e rettori del territorio (monsignor Giuseppe Camilotto, monsignor Carlo Seno, don Massimiliano D’Antiga e don Roberto Donadoni) ed è stato designato don Roberto Donadoni - 56 anni attualmente vicario parrocchiale di San Moisè e rettore di Santa Maria del Giglio - parroco dell’area della basilica di San Marco che riunisce le attuali parrocchie di San Moisè, San Zaccaria e San Salvador e comprende anche le rettorie di San Zulian e Santa Maria del Giglio. Saranno poi collaboratori dell’intera area di San Marco, risiedendo nel territorio, don Mauro Deppieri e monsignor Carlo Seno che saranno disponibili - secondo le indicazioni del parroco designato - per la pastorale di tutte le parrocchie e rettorie dell'area. Don Massimiliano D’Antiga (rettore a San Zulian e amministratore a San Salvador) eserciterà il ministero pastorale nella basilica di San Marco. La nuova configurazione pastorale – precisa il Patriarcato - è il risultato di quanto emerso nei tre anni delle visite “feriali” del Patriarca alla Diocesi e nel primo anno della Visita pastorale, alla luce delle riflessioni circa l’organizzazione territoriale dell’azione pastorale. La cornice è la rivisitazione già disposta di alcune specifiche realtà del Patriarcato, come i santuari diocesani della Salute di Mestre e di Santa Lucia a Venezia, e del trasferimento delle parrocchie di Castello e Brussa alla Diocesi di Concordia-Pordenone. Sempre ieri Moraglia ha annunciato il passaggio di un’altra chiesa di Venezia che ancora non rivela, a santuario. —
 

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