Rivoluzione della carta d’identità: da ottobre arriverà (davvero) elettronica
VENEZIA. Sinora la carta d’identità elettronica ha fatto un buco nell’acqua: forse soprattutto a causa dei costi (25,42 euro, contro i 5,49 del tradizionale documento di carta) ne sono state rilasciate dal Comune di Venezia solo 6 mila, in questa fase di sperimentazione. Paradosso dei paradossi - come segnala un cittadino del Lido - anche chi la vuole, ora non può averla: gli uffici dell’Anagrafe che se ne occupano, infatti, sono “chiusi” per tutto luglio e agosto. «Ho chiesto un appuntamento per settembre», incalza il signor Paolo Maschitetto, «e - seppur molto gentilmente - mi hanno risposto che non potevano darmelo, perché non avevano l’agenda. Ma com’è possibile che accada questo in una città come Venezia?».
«Io mi sono rifatto la carta d’identità di carta, perché quella elettronica è cara e ha meno funzioni di una tessera della Coop», commenta dalle vacanze il consigliere delegato alla Smart City, Luca Battistella.
Che accade? Il servizio è stato sospeso un po’ per le ferie, ma soprattutto perché dalla seconda metà di settembre cambierà completamente il sistema e la carta d’identità elettronica diventerà lo standard, stampata non più dal Comune, ma dal Poligrafico dello Stato, con un’anagrafe centralizzata. La carta d’identità “di carta” sarà ancora diffusa per qualche tempo, ma a fronte di richieste d’emergenza, per chi l’ha smarrita o deve partire seduta stante: per tutti gli altri, si proporrà la card elettronica. E costerà parecchio: 22,22 euro, dei quali 5,49 resteranno al Comune di Venezia, gli altri andranno nelle casse dello Stato.
A spiegare il cambiamento è Alessandra Poggiani, direttrice generale di Venis, la società del settore digitale del Comune. «La carta d’identità tradizionale è un documento facilmente falsificabile: l’Europa ha chiesto da anni all’Italia di adeguarsi alle norme sulla carta elettronica», spiega Poggiani. In questi mesi di ferie, l’ufficio Anagrafe ha così sospeso la distribuzione delle vecchie carte elettroniche, per altro ben poco richieste. «A settembre saranno installate le apparecchiature, che saranno in collegamento con un’anagrafe centralizzata a Roma», prosegue Poggiani. «Il cittadino farà richiesta all’Anagrafe, come sempre, ma poi la carta elettronica gli arriverà direttamente dal Poligrafico dello Stato, entro un tempo massimo di 6 giorni. Il vecchio documento resterà valido fino a scadenza. Ma dal primo gennaio 2019 - fatte salve nuove deroghe - non si potrà più espatriare senza quello elettronico o il passaporto».
Si parte nella seconda metà di settembre: formalmente il 15, in realtà dopo almeno una settimana di formazione del personale: ottobre, dunque.
Il nuovo documento si adegua nei livelli di sicurezza agli standard internazionali, con ologrammi, sfondi di sicurezza, microscritture. Inoltre, almeno in parte, sarà una “smart card” su cui saranno presenti le impronte digitali, il codice fiscale e gli estremi dell’atto di nascita. La persona potrà fornire il proprio consenso alla donazione degli organi e potrà indicare numero di telefono, l'indirizzo di posta elettronica o Pec, per accelerare i tempi della burocrazia, per la consegna di documenti.
Dove e come richiederla. Per ora e fino a metà settembre, non sarà possibile- "Il programma ministeriale", chiarisce una nota dell'Ufficio Anagrafe del Comune di Venezia, "prevede, tra il 12 e il 16 settembre prossimo, l'invio al Comune di 11 infrastrutture, costituite da postazioni di lavoro informatiche (corredate da personal computer, stampante, scanner di impronta, lettore di verifica delle funzioni del documento, lettore di codice a barre, lettore di smart card) attraverso le quali l'operatore anagrafico potrà acquisire tutti i dati e, tramite canale sicuro, inviarli al Ministero. È al momento in via di definizione il collocamento delle postazioni (dove gli operatori eseguiranno tutte le attività di competenza, come il rilascio di carte d'identità, certificazioni, autentiche, duplicati tessere elettorali) che vanno distribuite sui 30 sportelli di front office anagrafici dislocati nei 12 uffici territoriali".
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