Rivoluzione del traffico a Spinea prima le biciclette

Approvato in Commissione il “Piano mobilità sostenibile”, no a piste separate Strade pensate per i ciclisti con la “Piazza lunga un kilometro”. Fiab d’accordo
DCIM\100MEDIA
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SPINEA. Spinea si prepara a diventare una città più a misura di ciclista con l’approvazione ormai prossima del piano urbano per la mobilità sostenibile che è stato presentato lunedì in seconda commissione ed ora andrà entro pochi giorni al vaglio del Consiglio.

Niente spazi “rigidi”, una viabilità ciclabile basata sull’uso delle corsie preferenziate e la possibile realizzazione attesa da anni del progetto “piazza lungo un chilometro” sono i punti principali di un piano che, come ha sottolineato il consigliere delegato Mario Zorzetto Penzo, «Dà prospettive chiare per un modo diverso di concepire la mobilità di Spinea, integrando l’ambito stradale, la gestione del verde, per un uso nuovo degli spazi urbani dove muoversi in autonomia, sicurezza e in modo sostenibile».

Prima novità, stop ai cosiddetti “spazi rigidi” come ad esempio la sede stradale distinta dalla pista ciclabile, per un miglioramento da ottenere con la “preferenziazione” tramite corsie e bande ciclabili non separate per portare alla “ciclabilità diffusa” in tutto l’ambito urbano, accompagnata dall’eliminazione degli assetti di strade e nodi che, pur rispettando le normative vigenti, risultano di più difficile uso per i ciclisti. «Lo scopo», spiegano dal Comune, «è quello di migliorare la funzionalità del sistema a fronte di una più robusta crescita dell’uso della bicicletta, e per questo occorre lavorare sul miglioramento della sicurezza e del confort dei ciclisti sulle normali piattaforme stradali».

Il nuovo piano introdurrà inoltre il concetto di “Città a 30 all’ora”e forte attenzione alle scuole per consentire piena accessibilità alle bici.

Mediante la valorizzazione della tangenziale nord, poi, il traffico di attraversamento potrà essere deviato realizzando l’atteso progetto della “Piazza lunga un kilometro” e sviluppando tale asse in chiave di viabilità protetta. Spinea è il primo comune della provincia, e tra i primi nel Veneto intero, a redigere questo piano, che ha già l’appoggio dei ciclisti locali. «Un passo importante», dice Mario Burlando uno dei responsabili della Federazione amici della bicicletta (Fiab) di Spinea, «disponibili a test e consigli. È dal 2016 che ci battiamo per favorire la mobilità dolce a Spinea rendendo fruibili una serie di percorsi privilegiati per la mobilità sostenibile. Se il progetto sarà unitario e completo sarà un passo avanti notevole per i cittadini. Certo, restano ancora dei nodi da risolvere, come ad esempio la rotonda a santa Bertilla, ma la direzione ci sembra proprio quella giusta».

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