Rivoluzione dei bus, si parte a gennaio

Boraso: «Gli obiettivi sono il potenziamento dei collegamenti con l’università, delle corse verso gli ospedali e la stazione»
Di Mitia Chiarin

Dovevano scattare a novembre, poi si è parlato di dicembre. Ora slitta al primo gennaio 2017 la ennesima rivoluzione del trasporto pubblico, che va ad interessare gli autobus urbani e quelli di alcune linee extraurbane sulla Castellana, è da segnare sul calendario con l’anno nuovo.

Sperimentale. «Il provvedimento avrà un avvio sperimentale, per testare sul campo la nuova organizzazione e se necessario intervenire con correttivi», ci spiega l'assessore alla Mobilità Renato Boraso, «e nasce dopo un anno di monitoraggio della rete urbana ed extraurbana con la rete tranviaria a regime e sulla base delle esigenze emerse. Gli obiettivi prioritari sono il potenziamento dei collegamenti con il polo universitario di via Torino, il miglioramento di quelli con l'ospedale dell'Angelo nonché con le altre strutture ospedaliere di Mirano e Noale, l'avvio sperimentale di linee notturne che colleghino il centro di Mestre con le aree della prima cintura metropolitana, il decongestionamento di strade centrali di Mestre in cui si sovrapponevano troppe linee come via Cappuccina o Corso del Popolo, l'incremento dei collegamenti in alcune direttrici di accesso a Mestre, come via Miranese e via Castellana» e sulla rotta stazione di Mestre-Venezia.

Un test con minibus. Tra le novità del piano, limato per settimane da Comune, Actv e Avm c’è anche la sperimentazione dei minibus, per assicurare collegamenti a quelle frazioni che oggi si sentono tagliate fuori dal trasporto pubblico. «Sì, questa è una delle novità: cominciamo con un collegamento con minibus, che sarà acquistato dall’azienda di trasporto, per collegare zone del Terraglio come via Gatta all’ospedale dell’Angelo, venendo incontro a varie sollecitazioni. Se funziona si potrebbe utilizzare lo stesso sistema per BorgoForte o Ca’ Solaro che chiedono analoghi servizi».

Linee soppresse. Il piano comunale prevede la soppressione delle linee H1, H2 (sostituite dalle due nuove linee circolari 31H e 32H), 41 e 42 (al cui posto ci sarà il 43, in servizio dal lunedì al venerdì tra Venezia e la stazione di Mestre).

Linee modificate. Subiranno modifiche le corse del 2 dove verrà utilizzato un bus doppio autosnodato (che passerà da 6 a 5 corse l'ora); la linea 3 transiterà per via Piave; la linea 7 vedrà il prolungamento a Venezia delle corse attualmente limitate a Mestre centro. E ancora: la linea 9 sposta il capolinea in via Tevere mentre la linea 10 avrà una corsa l’ora che passerà per via Trento, con un collegamento con la stazione ferroviaria. La linea 15 non passerà più per via Trento ma per Corso del Popolo e arriverà sino al Polo universitario di via Torino, creando così un collegamento diretto con l'aeroporto e il campus di Ca’ Foscari.

Nuove circolari. Novità sono, oltre alle due nuove circolari 31H e 32H, la creazione della 48H, linea feriale di collegamento tra i centri di Martellago, via Ca’ Lin, via Gatta, via Terraglio, l’ospedale dell’Angelo e Mestre Centro con una corsa l’ora. E ci sarà la coincidenza con la nuova linea extraurbana HE a Martellago, garantendo con interscambio un collegamento orario anche con le strutture ospedaliere di Mirano e Noale). Vengono aggiunte alle linee notturne N1 e N2 nuovi percorsi attivi di notte: le notturne N3 (Ospedale, Carpenedo, Favaro, Campalto); N4 (Ospedale, Zelarino, Martellago, Maerne); N5 (Marghera, via Miranese, Spinea). Per l’extraurbano sulla Castellana potenziate le linee 5E Noale-Mestre e 6E Scorzè-Mestre (passano da 2 a 3 corse l'ora) e la nascita della linea HE che, come dicevano, collegherà agli ospedali di Noale e Mirano. Per il Comune così si «migliora l’accessibilità con trasporto pubblico dell’ambito metropolitano verso Mestre e Venezia, e viceversa». Ma le critiche e le lamentele sono già piovute da zone della città che si sentono penalizzate, come quella di Favaro.

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