Rivoluzione al Casinò tre nuove nomine nei Cda
Un ricambio che ha il sapore di una piccola rivoluzione, preludio ad altre novità attese a breve. Dopo aver chiesto al management delle società del gruppo Casinò di predisporre «un piano di riequilibrio economico con adeguati interventi anche sul costo del lavoro e sulle altre spese di gestione«, il commissario Zappalorto ha deciso un ricambio nei consigli di amministrazione delle società del gruppo, sia nella patrimoniale CMV Spa che nella società CASINò di Venezia Gioco Spa, sua controllata. Dalla CdiV Gioco si è dimesso il direttore generale del Comune, Marco Agostini, e al suo posto come consigliere arriva l’ingegner Giovanni Seno, che mantiene anche l’incarico di amministratore delegato del gruppo Mobilità del Comune. Nella CMV Spa entrano come consiglieri l’avvocato Roberta Brinis, responsabile della direzione legale e societario di Veritas Spa e Luigi Gislon, dirigente comunale oggi alla direzione delle Politiche sociali del Comune, ma che arriva da esperienze in tante aziende come il gruppo Coin.
Confermati nei loro incarichi il presidente Massimo Miani e il direttore generale Vittorio Ravà e al loro fianco arriva ora, con compiti che sono chiaramente operativi, un manager come Giovanni Seno che dovrà dividersi tra le vicende, difficili, della Casa da gioco e la gestione tutt’altro che semplice della mobilità della città.
«Il ricambio mira ad immettere negli organi amministrativi delle due società», spiega la nota di Ca’ Farsetti, «le esperienze e le professionalità maturate da manager qualificati di altre importanti società del gruppo Città di Venezia, fermo restando il loro attuale incarico». Per Ravà, contestato dai partiti del centrosinistra della giunta Orsoni che ne avevano chiesto una sostituzione, arriva una riconferma da parte del commissario Zappalorto.
Per Massimo Miani, che in questi anni ha svolto come presidente un ruolo prettamente istituzionale, ora la chiamata, spiegano dallo staff del Casinò, diventa operativa per gestire il nuovo piano di rilancio della Casa da gioco e ripianare le perdite. Il direttore generale del Comune, Marco Agostini spiega che il suo gesto, le dimissioni da consigliere, «arriva dopo 14 anni di duro lavoro e in cui ho perso anche un pezzo di salute» e serve a «dare un segnale a tutti, anche quello di non essere uno attaccato alla poltrona. Continuerò a seguire le vicende del Casinò da capo di questa amministrazione comunale».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia