Rivolta contro le targhe Lv e gli uffici non rispondono
È rivolta contro la «convalida» delle targhe Lv, che la Regione ha reso obbligatoria entro il 30 settembre 2015. La nuova disposizione, approvata in maggio dalla giunta Zaia, prevede l’obbligo per tutti i posssori di natante con targa dal 2004 di «convalidare il tesserino in loro possesso». Con moduli, foto e versamento di 26 euro.
Gli utenti si stanno organizzando, qualcuno annuncia anche un ricorso al Tar. «Una cosa vergognosa», sbottano i proprietari di barche, che in tutto sono oltre 50 mila, «una gabella e obblighi burocratici assurdi». La protesta monta. Anche perché chi ha cercato di mettersi in regola con un certo anticipo si è sentito preso in giro. «Bisogna andare a Marghera per le targhe delle barche che stanno in laguna», sbotta un anziano pescatore. «Non possiamo prenderci ferie per andare in via Longhena», gli fa eco una impiegata di banca. Nella circolare che la Regione ha annunciato ci sono due numeri di telefono (041 2796857 e 2795958) per avere informazioni. Ma entrambi squillano a vuoto da giorni.
Dunque non resta che affidarsi all’informatica. Ma la procedura, oltre alla spesa, è complicata. Bisogna infatti presentare – o spedire – il modulo con marca da bollo di 16 euro, una «foto firmata» del natante (?), due attestazioni di pagamento in favore della Società regionale «Sistemi territoriali» di dieci euro, 5 se l’utente volesse ritirare a mano i contrassegni. Con un altro viaggio in terraferma per i proprietari di barca, che risiedono in larga parte nella città d’acqua.
Nelle istruzioni che la Regione ha anunciato di aver inviato a tutti i titolari di targa – ma la gran parte non le ha ancora ricevute – si ricorda che «passato il termine del 30 settembre chi non avrà convalidato la targa dovrà ripresentare la domanda perché la targa non sarà più valida. Dunque ci sarà la possibilità di essere multati dalle forze dell’ordine in caso di controlli».
Il malumore è grande. Perché i controlli ad esempio non vengono fatti con la stessa solerzia per quanto riguarda il traffico selvaggio e il moto ondoso, protestano alcuni diportisti. Che adesso si stanno organizzando e intendono chiedere l’ntervento del sindaco Brugnaro.
Almeno per chi non ha camvbiato barca o status del proprietario, dicono, tutta questa procedura dovrebbe essere abbonata. Invece saranno esenti soltanto coloro che hanno chiesto la targa dopo il 22 luglio 2014, data di entrata in vigore del nuovo regolamento provinciale. Da cui è scaturita, spiegano a palazzo Balbi, la contesta delibera della Regione approvata nel maggio 2015.
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