Riviera senz’acqua, primo scoglio

Sulla variante pende il parere della Soprintendenza. Brugnaro: tutto il Centro civico gestito dai privati
Di Mitia Chiarin
GIORNALISTA: Chiarin AGENZIA FOTO: Candussi LUOGO: Mestre DESCRIZIONE: il neosindaco Brugnaro incontra i cittadini a Mestre e visita il cantiere di Riviera XX Settembre
GIORNALISTA: Chiarin AGENZIA FOTO: Candussi LUOGO: Mestre DESCRIZIONE: il neosindaco Brugnaro incontra i cittadini a Mestre e visita il cantiere di Riviera XX Settembre

I prossimi giorni saranno decisivi per capire se una delle prime promesse da sindaco di Luigi Brugnaro potrà essere mantenuta. Ovvero, quella di modificare in corsa il progetto della riapertura del Marzenego, punto forte della riqualificazione dell’area di Riviera XX Settembre, piazzale Donatori di Sangue e le vie Verdi e Rosa. Mercoledì scorso nel confronto con i tecnici dei Lavori pubblici in via Palazzo, prima del sopralluogo in Riviera, Brugnaro ha confermato il suo obiettivo: cambiare il progetto per non riaprire più il tratto di canale oggi nascosto sotto la pavimentazione di Riviera XX Settembre, tra la Deutsche Bank e l’affaccio su via Circonvallazione.

Promessa elettorale che il neo eletto sindaco vuole mantenere. Ma c’è uno scoglio da superare ed è il parere della Soprintendenza a cui deve arrivare una richiesta dei Lavori Pubblici di modifica del progetto senza la riapertura del canale nel tratto finale ma con un intervento di messa in sicurezza del solaio e poi la ritombatura del canale e una pavimentazione uguale a quella realizzata per il primo lotto in via Poerio. I primi contatti già ci sono stati e i Lavori Pubblici stanno preparando la documentazione da inviare all’esame della nuova soprintendente, Emanuela Carpani, che ha preso il posto di Renata Codello. Impresa non facile visto che era stata proprio la Soprintendenza a premere per la riapertura del corso del fiume che oggi gran parte dei residenti della Riviera, rappresentati dal comitato “Mestre off limits” di Fabrizio Coniglio aspettano che il sindaco Brugnaro fermi definitivamente. Per tanti motivi, dicono i cittadini: per il timore della tenuta dei palazzi con le rive che poggiano sul canale, per le difficoltà di garantire l’accesso con un canale riaperto ai mezzi di soccorso (ambulanze e vigili del fuoco). Problemi con l’impresa, la Rossi Renzo costruzioni srl, che si è aggiudicata il secondo lotto di lavori, importo 4 milioni e 300 mila euro, finanziati dal Piano città del governo Monti, non ce ne dovrebbero essere e una variante non mette a rischio il finanziamento ministeriale. I fondi risparmiati per riaprire il canale serviranno per nuovi marciapiedi in via Circonvallazione e spostare la pista ciclabile.

Novità anche per l’ex centro civico di via Poerio: nel sopralluogo di mercoledì, Brugnaro ha proposto di assegnare ai privati, con un bando di concessione per più anni, anche gli ultimi due piani dell’edificio e non solo il piano terra aperto alla piazza e il mezzanino, che saranno ultimati entro luglio. L’idea era di realizzare nel centro civico un risto-bar al piano terra e nel mezzanino, tenendo uffici comunali negli ultimi due piani. Anche qui si cambia, per volontà del sindaco: tutto l’edificio sarà oggetto di una gara di assegnazione a privati ma i Lavori pubblici dovranno prevedere anche altre funzioni, oltre alla ristorazione. I privati, a loro spese, dovranno ultimare i lavori. La gara, che pareva prossima, ora è tutta da rifare.

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