Rivendono l’oro dei vicini rubato dall’appartamento
SOTTOMARINA. Due etti di gioielli in oro tra anelli, orecchini, catenine, bracciali per un valore totale di circa quattromila euro. A recuperarla è stata la squadra anticrimine del commissariato di Chioggia al termine di un’attività di prevenzione e repressione dei furti in casa.
I preziosi erano stati rubati qualche giorno fa da una casa di Sottomarina che era stata visitata dai ladri. Gli agenti del commissariato, intervenuti per il sopralluogo e i rilievi, avevano accertato che il furto era stato messo a segno senza segni di effrazione sulla porta blindata. Ciò aveva fatto dedurre che i responsabili fossero venuti in possesso di un duplicato della chiave del portone blindato. I controlli sono scattati a tappeto con una serie di verifiche in alcuni “Compro Oro” della zona per verificare se i gioielli fossero stati commercializzati.
Ed è proprio in uno dei negozi controllati che è emerso come alcune persone residenti a Sottomarina, nei giorni precedenti, avessero dato in vendita degli ori. Il materiale è stato fatto visionare dagli agenti alla famiglia derubata, che ha riconosciuto i propri gioielli trafugati da casa. Anelli, orecchini e catenine sono quindi stati posti sotto sequestro in quanto derivanti da un furto. Ma si trattava solamente di una parte della refurtiva sparita dalla casa. Gli agenti hanno proseguito nel controllo dei “Compro Oro”, le indagini si sono spinte anche in provincia di Rovigo. Mentre un “Compro Oro” veniva sottoposto a verifica amministrativa, è entrata nel negozio una coppia. Lui, con precedenti penali, e lei, entrambi di Sottomarina, visibilmente nervosi, non sono stati in grado di giustificare agli agenti del commissariato la loro presenza all’interno del “Compro Oro”. Per questo venivano identificati. I controlli successivi facevano emergere come lui fosse in possesso di un quantitativo di gioielli di cui non sapeva indicarne l’esatta provenienza.
Anche questi ultimi gioielli sono stati riconosciuti come propri dal derubato. Gli agenti dell’anticrimine sono quindi riusciti a chiudere il cerchio, denunciando P.R., 22 anni, che avrebbe commercializzato la prima partita di refurtiva, e la coppia composta da M.S. 38 anni, in compagnia della giovane donna N.G. di 26. I due erano arrivati dal “Compro Oro” nel Rodigino a bordo di un’auto. I controlli hanno permesso di appurare che il conducente era senza patente perché revocata e la macchina era senza assicurazione e revisione, oltre che sottoposta a fermo fiscale. Inevitabile per M.S. anche la denuncia per guida senza patente e il sequestro del veicolo. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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