Ritrovato nel Livenza il corpo di Finazzi
CAORLE. Riemerge dalle acque del Livenza il corpo di un uomo. Si è conclusa nel peggiore dei modi la ricerca di Walter Finazzi, il 58enne scomparso da Porto S. Margherita di Caorle lo scorso 17 aprile. Risale alle 11 di quell’assolata domenica l’ultimo avvistamento di Finazzi, ritratto in sella alla sua bicicletta dalle telecamere di sorveglianza della darsena Marina 4 e quasi alla stessa ora di una settimana dopo un passante si è imbattuto nel suo ritrovamento. L’acqua era stata sin dagli inizi il luogo principale in cui focalizzare le ricerche ma nonostante lo scandaglio di canali, fiumi e darsene compiuto dalla squadra subacquea dei vigili del fuoco, lo scorso mercoledì le indagini erano state sospese senza alcun risultato.
L’ipotesi sostenuta dalla stessa famiglia era proprio che Walter, intento in alcuni lavori di manutenzione su un’imbarcazione ormeggiata sulla darsena del Bissaboa, potesse essersi sentito male o aver perso l’equilibrio battendo la testa e cadendo in acqua privo di sensi. La teoria, tra le altre, è ancora al vaglio nelle indagini dei carabinieri.
Ieri mattina la notizia del ritrovamento, avvenuto alla foce del Livenza in zona Faro, ha confermato i timori dei familiari. Difficile l’operazione di recupero da parte della Capitaneria di Porto e della Guardia di Finanza, quest’ultima intervenuta con due imbarcazioni, che sono state impegnate per alcune ore sul posto anche a causa del maltempo di ieri sulla località.
Sembra che il corpo sia rimasto incastrato tra gli scogli delle dighe e trattenuto sul fondale probabilmente da un tronco o da un masso riemergendo in condizioni tali da debilitare le procedure da parte delle due squadre.
A segnalare l’avvistamento inconfondibile di un corpo galleggiante verso il mare aperto è stato un uomo intento in una passeggiata lungo le dighe, luogo che delimita il capoluogo di Caorle e la frazione di Porto S. Margherita, dove, poco lontano, Walter Finazzi risiedeva con la famiglia svolgendo la professione di custode e manutentore.
L’uomo soffriva da anni di una forte patologia ma tra gli amici e i conoscenti, comunque, non emerge alcuna ipotesi particolare che possa mettere in luce disagi o problemi esistenziali di vario genere. Si attende l’esito delle indagini e dell’ispezione cadaverica svolta dal medico legale e dal magistrato.
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