Valgrande, rinvenuta una coppa di duemila anni: scavi archeologici aperti
Il reperto fa parte del servizio di piatti in uso nell’abitazione. Durante le ricerche degli scorsi mesi erano stati trovati dei cocci

Sensazionale ritrovamento il 26 marzo scorso, in Valgrande, durante gli scavi archeologici che sono ripresi da qualche settimana attorno alla villa romana Mutteron dei Frati. È una coppa in ceramica fine, da mensa, utilizzata durante i banchetti.
«L'abbiamo trovata praticamente quasi integra» ha sottolineato con grande entusiasmo Alice Vacilotto, archeologa impegnata nella campagna «in altre parole, si tratta di un pezzo del “servizio buono” di piatti in uso nella villa».
Questo reperto in ceramica si aggiunge ad altri reperti, molto più piccoli nelle dimensioni e nella fattura, recuperati nel corso dei mesi scorsi, poco prima dell’interruzione degli scavi per la stagione invernale, non solo in Valgrande ma anche tra i territori di Terzo Bacino (San Michele) e la Brussa (Caorle). Oltre 2000 anni fa queste zone erano ricche di laboratori in tessuto e ceramica, poi andati dispersi.
Vacilotto ha ufficializzato in forma canonica la notizia, ma nel frattempo il video del ritrovamento è stato postato sul profilo social istituzionale dal nome “Bibione antica: discovering the Past”, nel quale si seguono passo dopo passo tutti i ritrovamenti e le tappe delle ricerche finanziate fino al prossimo autunno e che vedono in prima fila le università di Padova e di Ratisbona, in Germania. Quanto ritrovato fa supporre che il servizio intero, di piatti in ceramica o di vassoi, possa trovarsi a breve distanza, sotto terra.
La villa apparteneva a un ricco signore di Roma antica, forse appartenente a un esponente della Gens Iulia, o comunque a una persona che dalla vicina Iulia Concordia voleva avvicinarsi al mare per un clima più gradevole.
La villa poi era stata costruita alla destra del vecchio corso del Tagliamento, che si divideva in due rami avvicinandosi al mare, maggiore e minore. Oggi, invece, si trova alla destra, sempre in Valgrande.
Il sogno dei ricercatori è quello di trovare un antico porto romano, che riscriverebbe le pagine di storia romana a Nordest. Intanto, proprio oggi si svolge l’Open Day sulle ricerche archeologiche in Valgrande. Sono previste visite in tre turni, in cui i curiosi e gli appassionati potranno conversare con gli archeologi e i ricercatori che prendono parte alla campagna di scavo. Le visite sono programmate alle 14.30, 15.30 e 16.30. I ragazzi fino ai 14 anni entrano gratuitamente.
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