Rito abbreviato per il nonno vigile accusato di molestie

L’indagine sul nonno vigile è conclusa e nei giorni scorsi il pubblico ministero di Venezia Riccardo Incardona ha firmato la richiesta di giudizio immediato (subito davanti al Tribunale senza alcuna udienza preliminare). Ma il suo difensore, l’avvocato Giorgio Pietramala che ha già ottenuto gli arresti domiciliari per l’anziano accusato di violenza sessuale nei confronti di due bambine, ha presentato l’istanza per il rito abbreviato: sarà quindi processato da un giudice allo stato degli atti (senza sentire alcun testimone) e con la possibilità di ottenere uno sconto di pena di un terzo.

Il nonno vigile, chiamato così perché prestava servizio volontario all’entrata di una scuola negli orari di entrata e di uscita dei bambini, facendo sorveglianza, dopo due mesi di carcere, ha confessato tutte le accuse che gli erano state mosse sulla base dei racconti delle due bambine, una di 12, l’altra di 11 anni, che lui avrebbe molestato. Immediatamente dopo l’arresto, il 72enne non aveva negato, ma aveva cercato di circoscrivere le accuse, aveva ammesso alcune circostanze, respingendone altre. Tre settimane fa, invece, davanti al pubblico ministero che ha coordinato le indagini ha confessato e, proprio sulla base di quell’interrogatorio, il pm Incardona gli ha concesso gli arresti domiciliari chiesti dal difensore. E sempre sulla base delle sue ammissioni, il rappresentante della Procura ne ha chiesto il giudizio immediato.

Era stato arrestato dai carabinieri di Mestre sulla base di una denuncia della dirigente scolastica di una delle bambine, che si era confidata con la maestra. Aveva riferito di ciò che la costringeva a fare quell’uomo, la cui casa frequentava perché l’anziana moglie la ospitava assieme ad un’amichetta di un anno più piccola, quando i genitori si assentavano per lavoro. Il marito attendeva che la moglie uscisse per qualche commissione e approfittava di entrambe le piccole. I carabinieri, infatti, dopo la denuncia presentata sulla base dei racconti della dodicenne alla maestra, avevano ricostruito che anche la più piccola subiva le molestie del nonno vigile. Così, dopo aver relazionato al pubblico ministero, avevano ottenuto l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del 72enne per il reato di violenza sessuale nei confronti di minorenni.

Giorgio Cecchetti