Ritardi lavori fogne Magistrato alle Acque accusa la Regione
CAVALLINO. «La Regione che non ha richiesto al Magistrato alle Acque l'integrazione del progetto nei tempi utili a garantire l'impegno di spesa è l'unica responsabile dello slittamento all'anno prossimo dei lavori alle fognature ed agli scoli dell'acqua piovana del lungomare Dante Alighieri».
Rispondono così gli uffici del Magistrato alle Acque alla protesta del comitato “I Danni del Mose” e alle valutazioni del sindaco Claudio orazio che è intervenuto con i funzionari regionali per far aprire il cantiere anticipando un milione e 500 mila euro del primo stralcio fino al ristorante Soto Riva. «L'accordo di programma con l’amministrazione comunale di Cavallino-Treporti», spiegano al magistrato alle acque «prevede la realizzazione dell’impianto fognario delle “acque nere” sul lungomare Dante Alighieri a Punta Sabbioni. L’accordo prevedeva che il finanziamento fosse a carico della Regione Veneto per un 1.500.000 di euro per la fognatura nera e per 1.700.000 euro per la fognatura bianca. Dopo aver assunto l’onere dello svolgimento della gara d’appalto, il Magistrato alle acque si era incaricato direttamente anche della direzione tecnica dei lavori evidenziando tra l’altro la necessità di operare a Punta Sabbioni, il prima possibile e comunque senza interferire con la stagione turistica. Per questo il 5 agosto richiedeva l’emissione del decreto di finanziamento alla Regione trasmettendo i dati ritenuti necessari avendo concluso la procedura di gara, pronto ad iniziare i lavori. È stato per la mancata copertura finanziaria, prima promessa e poi non concretizzata da parte della Regione che non si è potuto dare inizio alle attività urgenti». «La Regione», concludono, «ci ha risposto solo il 24 settembre successivo chiedendo integrazioni alla pratica in ritardo rispetto ai termini di copertura economica dei lavori. Per questo le opere, comprensive anche degli scoli all'acqua piovana, subiranno dei ritardi non imputabili al magistrato che ha ricevuto tra l'altro dalla Regione proprio in questi giorni ulteriori richieste d'integrazione che bastava specificare subito».
Francesco Macaluso
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