Ristorante giapponese multa e attività sospesa
Questa volta la stangata è toccata al ristorante giapponese “Mishi Mishi” che si trova all’interno dell’Auchan, non trovato in regola dai militari della Guardia Costiera. Sono state riscontrate irregolarità nell’esposizione dell’origine dei prodotti messi in vendita. La stangata vuol dire una multa da 15mila euro e la chiusura temporanea del locale.
Ai titolari viene contestata la totale assenza di informazioni sui prodotti utilizzati. Lo ha stabilito il Nucleo ispettori pesca della Guardia costiera di Venezia, nell’ambito dell’attività di controllo della filiera ittica in collaborazione con il Servizio veterinario e l’Asl 12. La verifica ha portato al sequestro e alla distruzione di quasi sei quintali di prodotti ittici preparati e carni promiscue. Alla titolare del ristorante di sushi è stato notificato un provvedimento di sospensione dell’attività commerciale fino al ripristino delle condizioni igieniche minime. Ieri il ristorante era chiuso e i responsabili del locale rispondevano al telefono che nel locale si stavano ridipingendo i muri.
Una sanzione di circa 8.000 euro è stata fatta invece a due pescatori abusivi di Reggio Emilia che avevano catturato due esemplari di tonno rosso, di 35 e 45 chili, specie soggetta a limitazioni di cattura solo in un breve periodo dell’anno e soltanto con una specifica autorizzazione. Tonni e attrezzature per la pesca sono stati sequestrati. I due sono stati fermati a largo di Malamocco.
Due mesi fa, sempre la Guardia Costiera, aveva intercettato e sequestrato cinque tonnellate di prodotto ittico di piccola taglia, completamente sprovvisto dei documenti di tracciabilità, di un grossista chioggiotto e destinati al mercato ittico del Tronchetto. I militari hanno elevato una sanzione amministrativa di tremila euro alla ditta che commercializzava il pesce. Il controllo ha riguardato, in particolar modo, i grossisti.
Carlo Mion
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