Risse tra ultras del Venezia, perquisizioni e provvedimenti cautelari per 30

Sotto accusa due gruppi politicamente contrapposti: i «Gate22» vicini all’estrema sinistra e i «Vecchi ultras» di destra. Protagonisti di risse e episodi violenti, l’ultimo nell’ottobre scorso a piazzale Roma

VENEZIA. Provvedimenti cautelari e perquisizioni sono stati eseguiti nelle prime ore della giornata da carabinieri e polizia di Stato nei confronti di una trentina di persone aderenti a due gruppi contrapposti, anche sul piano politico, di ultrà del Venezia calcio. I provvedimenti hanno riguardato esponenti della frangia «Gate 22», vicina all'estrema sinistra, e appartenenti alla frangia «Vecchi ultras» vicina agli ambienti dell'estrema destra.

Le ipotesi di reato al centro dei provvedimenti cautelari - obbligo di dimora e obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria - vanno dal concorso in tentato omicidio a lesioni aggravate, a porto abusivo di armi improprie. Le indagini hanno portato alla luce diversi episodi di scontri violenti tra le due frange di ultrà a Venezia e a Mestre. Scontri che si sono articolati soprattutto negli ultimi due anni e che hanno avuto episodi quali una rissa a Mestre a cui hanno partecipato 20-30 persone aderenti a fazioni opposte, con feriti anche gravi, e un altro episodio particolarmente violento a piazzale Roma, nell'ottobre scorso.

Trovato anche striscione shock su Lampedusa. "Dopo Lampedusa? A casa tua!". È lo slogan, riferito alle vittime del naufragio, scritto su uno striscione firmato "Fronte Veneto Skineads" trovato dalla Digos di
Venezia nel corso delle perquisizioni eseguite oggi nell'ambito di un'inchiesta su due gruppi di ultrà della squadra lagunare, di estrema destra ed estrema sinistra. Secondo gli investigatori lo striscione era destinato ad essere esposto in qualche manifestazione sportiva.
 

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