Rissa tra gondolieri, l’ora delle vendette

I carabinieri che stanno indagando sulla rissa, avvenuta venerdì, tra gondolieri in calle dei Fuseri vogliono capire se quanto avvenuto è collegato con un altro episodio che si sarebbe consumato il 10 ottobre proprio davanti alla sede, dove era in corso una riunione dei bancali. Due dei protagonisti di quell’episodio erano presenti pure alla rissa di venerdì.
Il 10 ottobre in tre, uno dei quali titolare di licenza, si sarebbero presentati davanti all’edificio che ospitava in quel momento la riunione dei bancali. Avrebbe invitato un collega a scendere per chiedere conto di una discussione nata alcuni giorni prima. Ma protetto dagli altri due ha estratto un coltello puntandolo verso l’altro. I due che erano con lui però lo hanno fermato e solo l’intervento di altri gondolieri non ha fatto degenerare la situazione. Questo è quanto i carabinieri cercano di ricostruire.
Il filo conduttore che lega i vari episodi con protagonisti i gondolieri del traghetto di Santa Maria del Giglio e quelli della Dogana, inizia due anni fa. Succede che un gondoliere in servizio alla Dogana investe con il proprio barchino la gondola, con a bordo dei turisti, del collega di Santa Maria del Giglio. Al termine del processo, dieci giorni fa, il gondoliere che ha investito deliberatamente la gondola del collega, viene condannato a 45 giorni di reclusione, pena sospesa.
Ma il consiglio di disciplina della categoria non prende provvedimenti nei suoi confronti e questo crea non pochi malumori tra chi si sente vittima di quel comportamento. Proprio il condannato è uno dei protagonisti della rissa in calle dei Fuseri.
In base ad una prima sommaria ricostruzione un gondoliere di Santa Maria del Giglio, mentre si stava recando al lavoro, si è trovato davanti due colleghi della Dogana e un loro amico. Oltre al condannato c’è il pope che ha estratto il coltello contro il collega il 10 ottobre e un suo amico pure lui presente alle minacce fatte quel giorno.
Non è chiaro come si sia innescata la rissa, sta di fatto che a un certo punto il gondoliere del Giglio e il condannato iniziano a picchiarsi. Mentre se le stanno dando di santa ragione il gondoliere del Giglio viene spinto, alle spalle, a terra e sbatte la testa sui masegni. Si procura una ferita alla fronte ricucita con sette punti all’ospedale dell’Angelo.
Ora in molti si attendono un intervento di Angelo Reato e del consiglio di disciplina della categoria, per evitare che la situazione degeneri.
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