RISSA A MARGHERA Simionato durissimo: «Non permetteremo che si prendano le piazze»
MARGHERA. «Un comportamento indegno per una città ospitale come la nostra. La rissa di Marghera tra i bengalesi e gli Hudorovich non può trovare alcuna giustificazione ma va invece condannata in maniera ferma. L’amministrazione comunale non accetterà che le piazze e i luoghi di incontro della nostra città diventino teatro di scontro e di faide tra cittadini di qualunque nazionalità e provenienza». È durissimo il commento dei vicesindaco Sandro Simionato, che gestisce anche la delega alle politiche sociali, dopo la violenta rissa della scorsa sera vicino piazza Mercato. Una rissa che è scoppiata quando era appena finita la proiezione del cinema all’aperto, un modo per spingere i cittadini a «riappropriarsi» delle piazze e viverle d’estate.
«Faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità per impedire che ciò accada ancora anche a costo di fare uso della massima fermezza», prosegue Simionato. «Ritengo poi inaccettabile che ciò sia successo in particolare in una realtà come quella di Marghera dove gli sforzi compiuti in questi anni dalla Municipalità, dai suoi cittadini e dai nostri servizi hanno avuto l’obiettivo di favorire l’incontro, il dialogo e l’integrazione nel massimo rispetto di tutti. Rimanendo fermo l’impegno dell’amministrazione, invito tutti i cittadini che fino ad oggi hanno creduto nella possibilità di costruire una convivenza civile a continuare su questa strada, se necessario, con ancora maggior impegno per sconfiggere ogni forma di violenza e di prevaricazione».
Bettin: "Unire comuni e comunità contro il cinismo e i tagli romani". "L’ultimo dei problemi di Marghera sono episodi come la rissa dell’altro giorno nella pasticceria vicino alla piazza, vicenda da commedia trash più che da western, come purtroppo se ne sono viste dalla notte dei tempi anche nella stessa Marghera. Perfino l’agguato omicida di qualche mese fa è avvenuto in piazza solo casualmente, dato che l’assassino aveva seguito la propria vittima per mezza città e mezza provincia. Non è quindi ciò che accade in piazza Mercato e dintorni il problema, anche se i responsabili ne dovranno rispondere severamente, come hanno detto il vicesindaco Simionato e il presidente Dal Corso", è il commento dell'assessore all'ambiente Gianfranco Bettin.
"E’ invece quello che accade nei quartieri, dove la scarsità di risorse, tagliate dallo Stato, mette a repentaglio la vivibilità, la qualità urbana e ambientale e la tenuta sociale, problemi a fronteggiare i quali sono in campo quasi da soli, a ritessere il filo della comunità e a contrastare il degrado, gli operatori sociali e ambientali del Comune e, a tutela della sicurezza, le forze dell’ordine, pure esse colpite da tagli spaventosi decisi a Roma.
Questi sono i veri problemi, a Marghera forse più acuti che altrove ma condivisi da una parte ampia della nostra e delle altre città simili (soprattutto quelle medio grandi e, in genere, le aree metropolitane). O si agisce in profondità contro tutto questo o le grida e il fiume di commenti dedicati a episodi eclatanti ma marginali finiranno per nascondere i veri, profondi e strutturali problemi".
"Bisogna far capire a Roma che progetti come il Piano Città (per risanare i punti critici delle aree urbane) vanno rafforzati, che la spesa sociale non si può tagliare o precipita la tenuta della comunità e i più deboli soccombono, che risorse e personale delle forze dell’ordine non vanno ridotti o crescerà ancora l’insicurezza e i violenti e i criminali la faranno da padroni in zone sempre maggiori del territorio. Bisogna anche far capire bene all’opinione pubblica che in prima linea ci sono quasi soltanto i Comuni, tutti, di destra, sinistra, leghisti o a 5 stelle, e che i governi di turno, tutti, da troppi anni, ne stanno facendo i capri espiatori della crisi. O Comuni e comunità si alleano o questo gioco cinico sulla pelle della democrazia di base e della comunità avrà buon gioco e tutti ne pagheranno le conseguenze".
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